La Redazione
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Il documento che segue è copia della lettera disperata di un capofamiglia espropriato della sua casa e dei terreni, e per giunta anche licenziato dalla Samip.
Porta la data del 14 dic. 1955.
Il documento è stato rintracciato – e ci è stato gentilmente messo a disposizione – da Federica Raddi, ponzese di adozione, che sull’argomento della Miniera ha svolto la sua tesi di laurea: “La cava di bentonite di Ponza. Una ferita ancora aperta” – [Universita’ Degli Studi Di Roma “La Sapienza” – A.A. 2002-2003 – Facolta’ di Scienze Umanistiche (L-ART/03 Archeologia Industriale)]
Il file .pdf del documento originale: Lettera Agostino Feola