di Sandro Vitiello
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Mai si pensava che nell’aula del consiglio comunale di Ponza si potessero sentire parole simili.
Eppure anche questo è successo.
Parole uscite dalla bocca di Piero Vigorelli, ex sindaco dell’isola, giornalista da una vita, amministratore di importanti società pubbliche e private eccetera.
Che gli hanno fatto il sindaco Ferraiuolo e la maggioranza consiliare per fargli uscire dalla bocca parole che in un luogo di democrazia, qual è il consiglio comunale della nostra isola, mai avremmo pensato di sentire?
“Andate a prendere lezione ad Auschwitz”.
Ad Auschwitz non c’è niente da imparare.
Come diceva Guccini da quelle parti c’era solo la “belva umana”.
Cosa ha scatenato tutto questo?
E’ successo che il sindaco e la maggioranza hanno portato in consiglio comunale la volontà di chiedere un “tavolo tecnico” alla regione Lazio per cercare di alleggerire tutti i vincoli che il PAI impone alle nostre coste.
E’ dal 2010 che Ponza di fatto ha visto pesantemente ridimensionata la fruizione dei suoi sbocchi a mare.
Da quando queste scelte hanno posto vincoli così stringenti all’utilizzo del nostro accesso al mare nessuno si è sognato di provare a ridiscutere questa situazione nelle sedi opportune.
Nessuno.
Sollecitata anche dalla frana di cala Fonte l’amministrazione Ferraiuolo ha cercato la soluzione a quel problema specifico ma ha anche fatto adeguate considerazioni su tutti gli altri vincoli che gravano sulle nostre coste.
Ebbene ieri mattina si è capito da subito che non buttava aria buona.
Malgrado un tentativo informale di trovare un accordo per arrivare compatti a votare la volontà di Ponza di cambiare registro sulla vicenda PAI, la componente di minoranza si è presentata in consiglio con una maglietta che pigliava in giro l’amministrazione per la vicenda delle scritte sul suolo stradale del porto all’imbarco delle navi.
Fatti di un mese fa.
Successivamente il consigliere Feola ha lamentato la scarsa disponibilità dell’amministrazione nel mettere a disposizione la bozza di documento da votare per la richiesta del “tavolo tecnico” alla Regione.
Credendo nella buona fede della minoranza, Ferraiuolo ha chiesto la sospensione del consiglio comunale per permettere alla minoranza di leggere i documenti.
Si ricomincia dopo un po’ e da quel momento prende la parola Vigorelli per smontare punto su punto tutto il progetto dell’amministrazione.
Parole come “doccia d’acqua fresca, frullato d’aria, arroganza del potere, farfugliando, specchietto per le allodole, doroteo, teatrino della politica, non avete idea di cosa sia il pai, un giovanotto di Minturno geologo” e tante altre hanno condito l’intervento dell’ex sindaco.
Tutto incentrato a demolire la proposta di Ferraiuolo e della sua maggioranza.
Ognuno se la può cantare come gli pare ma quando si passa dalle considerazioni politico-amministrative all’attacco alle persone e alla loro dignità si entra in un campo che non è più quello della dialettica democratica.
Ieri in consiglio comunale a Ponza Piero Vigorelli si è reso protagonista di una sceneggiata che nulla ha a che vedere con il suo ruolo di leader dell’opposizione in consiglio comunale.
Per contenere questo fiume interminabile di parole spesso “fuori tema” il sindaco ha dovuto bloccare l’intervento dell’ex sindaco e qui sono arrivate le parole della vergogna.
“Andate ad imparare ad Auschwitz”.
Ad Auschwitz non c’è niente da imparare ma da ieri sappiamo che il problema del PAI non interessa alla minoranza in consiglio comunale.
Hanno votato compatti contro l’iniziativa dell’amministrazione.
Hanno creduto così di fare un favore alla nostra isola?
No.
Hanno solo fatto capire che non hanno ancora digerito la sconfitta elettorale di un anno e passa fa.
Con buona pace della democrazia rappresentativa.
isidorofeola
13 Agosto 2018 at 15:20
Certo che è proprio un vizietto di una certa parte politica fare l’apologia del nazismo. Ricordo solo quello che disse l’allora capo del governo Silvio Berl… quando in una seduta del parlamento europeo diede del kapò all’on. Martin Schulz perché mi sembra che avesse osato dissentire ad una sua proposta.Dopo qualche tempo Schulz è stato eletto presidente del parlamento europeo.
La cosa certa è che durante i cinque anni dell’amministrazione comunale, che ha perso le elezioni, e di cui era vice-sindaco Giosuè Coppa, non è stato prodotto nessun atto (e sottolineo NESSUNO) per cercare di alleggerire i vincoli del PAI.
Antonello Trombadori, a metà degli anni settanta, riferendosi ad un presunto giornalista che aveva attaccato un elzeviro a contenuto storico scritto da Indro Montanelli sul “Giornale” di cui era fondatore e direttore, gli scrisse , se ben ricordo, “…a Indro, lassa perde perché quello nun sa né parla’ né stasse zitto… e nimmanco scrivere…”
Fatto sta che del presunto giornalista nessuno si ricorda, mentre tutti ricordiamo Montanelli anche se spesso non ne condividevamo le idee. Lo stesso Trombadori stava ideologicamente dalla parte opposta.