Racconti

Rosa

di Assunta Scarpati

 

“…e siete sempre all’ascolto dell’Altra Radio, l’emittente privata che modula i suoi programmi sui 91/100 MHz dalla bellissima isola di Ponza! In vostra compagnia questa mattina c’è Susy con Cosa bolle in pentola! Vi terrò compagnia fino alle 13.00 con buona musica, ricette e… mi raccomando! Per le vostre dediche e richieste telefonate all’80…! Io sono qui per esaudire ogni vostro desiderio! E passiamo al primo brano in programma: una canzone che sta accompagnando questa mitica estate: è Gazebo con I like Chopin! Buon ascolto!”

Era arrivata come al solito cinque minuti prima delle 10.00: dovevo preparare la scaletta, regolarmi il mixer, il microfono sulla mia voce, tirare fuori i 45 giri e i 33…. scappavo via da casa con mia nonna che mi tartassava:

– Assunta… sicuro vai addò Rose ‘i Cagnicche? Me raccumanne… ie ‘a chiamme pe’ vedè si staie llà!!!”

Bè… veramente le raccontavo mezza bugia: andavo davvero da Rosa, ma non le dicevo che trasmettevo in radio… Una ragazza perbene certe cose non le fa!

Uscivo di corsa sotto il caldo rassicurante dell’estate: il profumo del sole era segno di casa e ricordi, luoghi, sensazioni ed emozioni troppo importanti dopo un inverno trascorso a Formia…

Arrivavo da Mattana e acceleravo il passo nella speranza non mi vedessero i cani… Spesso mi andava bene ma altre volte mi abbaiavano prima che arrivassi alla grande bouganville... Allora tutta indifferente ma con una strizza esagerata rallentavo il passo e mi fingevo totalmente tranquilla… Ma appena passata la casa di Simonetta… Viiia! …Piu’ veloce della luce! Prendevo le scale e mi trovavo nei cortili bianchi ed accecanti dell’Aversana…

Ero arrivata… Dal tetto di casa urlavo: – …So arrevate! Sto ghienne din’t ‘a radio!

Il primo impatto quando si entrava in radio d’estate era la frescura, essendo una grotta che la maestria di Rossano aveva trasformato in un ambiente accogliente e cool: contenitori delle uova per isolare, poster e una grande vetrata dove la consolle regnava sovrana con il DJ… Bellissimo!

Ci ascoltavano da Scauri, Formia, Gaeta, Minturno e sopratutto a Ponza “la facevamo da padroni”: in radio ho “sentito” nascere ammiccamenti, flirt, simpatie, litigi tra amici con grandi riappacificazioni attraverso dediche e canzoni… facevamo concorsi per bambini, concorsi di poesia ed era sempre un gran successo…

–  “Da Anna per Franco con un messaggio: ci vediamo stasera a S. Antonio alla partita! Ti aspetto!” …e a cantare è il grande Barry White con Let the music play!”

Dopo circa 10 minuti che ero in onda arrivava Rosa con il caffé e il dolce e quel timbro di voce allegro e familiare….

– Delinquente! …Che ce ‘mpapucchiate a’ Nonne stammatine? Chelle m’a puzzate chiamma’ e ie ci’agge ditte che si gghiute cu Erica a piglià ‘u ppane!”

E scoppiava in una bella risata…

Il suo buonumore, il chiacchiericcio, la disponibilità e l’affetto ti facevano sentire sempre a tuo agio…

Ciao Rosa!

 

Assunta Scarpati

 

1 Comment

1 Comments

  1. Silverio Lamonica

    1 Dicembre 2011 at 11:01

    Anche io ricordo molto bene la radio di Rossano. Tra il 1975 e il 1980, quando ero vicesindaco di Ponza, spesso venivo invitato da Rossano e da “zio Vincenzo Amalfitano” ad illustrare i problemi dell’isola. Talvolta si andava in contrasto, si finiva in qualche polemica. Eravamo più giovani e più insofferenti alle critiche. Il tempo però sta dimostrando che quelle critiche erano costruttive. Tuttavia la Signora Rosa, vera padrona di casa, mi accoglieva sempre con affabile cordialità, incoraggiandoci, col suo atteggiamento discreto, a fare sempre qualcosa di positivo per il nostro paese. Rossano ed io siamo divisi dall’orientamento politico – abbiamo in proposito due visioni “alternative” – ma credo, siamo stati e siamo “accomunati” di fronte ai problemi della nostra cara isola.
    Silverio Lamonica

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