di Gennaro Di Fazio
Sono molto contento che questo sito possa concorrere a pubblicizzare la protesta dei ragazzi di Ponza sul problema del dimensionamento scolastico isolano. Io credo che questo sia un problema molto grande e di forse difficile soluzione anche perché oggi Ponza si trova a vivere una momento storico particolare, visto la mancanza di un supporto politico – amministrativo. Chi sarà in grado di far sentire le voci di questi ragazzi e con essi le apprensioni dei genitori nelle sedi opportune ? Siamo isolati dalla terraferma come dalle istituzioni, dai politici così come da tante altre cose. Sembriamo una terra solo da sfruttare: d’estate dai turisti e da chi prende i soldi e fugge, e durante i periodi elettorali dai politici che si presentano con le solite promesse da marinaio (con le dovute eccezioni dei tempi passati, con Gabriele Panizzi e Franco Ferraiuolo e forse con qualcun altro che non conosco o che non ricordo) o con qualche favore ai cosiddetti grandi elettori (Politici locali che gestiscono un pacchetto di voti).
Io credo che questo problema, così come tanti altri, sia politico, nel senso che le scelte che si fanno a livello istituzionale rispecchiano sempre la condizione mentale di chi ci governa, cioè di chi abbiamo votato. Io non so quali siano stati i criteri di scelta dell’elettorato ponzese e quali fossero state le loro aspettative; a me sembravano chiare quali potevano essere le conseguenze di questo tipo di governo. Se si parla di tagli, ciò riguarda sia le tasse ( che però in totale non sono diminuite visto che l’abolizione dell’ici sulla prima casa è stata integrata con altre tasse, peraltro per tutti, quindi anche per chi non ha usufruito del beneficio dell’ici) che i servizi; e nel momento in cui si tagliano i servizi, si sa bene che perde di più chi ha già di meno o si trova in condizione di inferiorità (vedi isole minori). Non è che si è votato in quella direzione solo perché è stato promesso qualche favore sulla pesca, sulla caccia o su qualche piccolo abusivismo edilizio? Una società non si governa con i sotterfugi dei furbi, prima o poi i nodi vengono al pettine e purtroppo le conseguenze saranno sempre per quelli che verranno, quindi per i giovani, compresi i figli di chi ha pensato solo al proprio orticello.
A proposito di questo pensiero, mi viene in mente di quanto io, in campagna elettorale per la mia candidatura alle provinciali del 1999, chiesi ad un cittadino ponzese cosa ne pensava del parco (questione molto sentita in quegli anni). Questi invece di rispondermi mi ripresentò la domanda con lo sguardo arcigno, allora io gli dissi che sarebbe stato opportuno parlarne considerato che uno sviluppo in tale direzione avrebbe potuto creare delle favorevoli opportunità di posti di lavoro e di crescita economica. A quel punto il bravo concittadino mi rispose e disse “io personalmente voglio morire di fame ma voglio continuare ad andare a caccia”. Ieri come oggi rispetto quella sua scelta anche perché capisco bene che l’uomo fondamentalmente è un essere emozionale che utilizza la ragione, la razionalità e la logica solo per arrivare al suo scopo passionale, poi però bisogna sapere accettare le conseguenze e capire che esse non arrivano mai per caso. In politica, così come in tante attività umane, spesso si vince se si attivano questi tipi tatticismi emotivi, e questo un politico professionista lo sa bene, ma attenzione perché dopo aver vinto, per governare e gestire un nazione o un paese, c’è bisogno soprattutto di capacità e onestà intellettuale. Vincere con demagogia è facile, il problema è governare !
Quello che ho espresso è chiaramente una mia personale posizione, spero non venga interpretata come polemica ma che invece serva da stimolo per il prosieguo del dibattito, a riflettere per il prossimo futuro e magari anche per qualche soluzione, sia per il grande problema del dimensionamento scolastico così come quello dei collegamenti, dei servizi, della sanità, del demanio e per la qualità della vita isolana in generale.
Comunque, nonostante tutto, sulla risoluzione di questo problema sono abbastanza ottimista anche se con riuscita parziale, pertanto agli studenti in lotta offro un augurio sincero e un “in bocca al lupo” di cuore. Inoltre, nel terminare, mi piace complimentarmi con Ilenia Picicco e con Martina Carannante per gli splendidi articoli a riguardo pubblicati ultimamente, con Monia Sciarra per quello su “Ponza, accorpamento scuole” del 5 novembre u.s. e con il collettivo studentesco del’I.T.C. di Ponza per il loro apporto informatico sull’argomento. infine un grazie a tutti coloro che hanno partecipato al dibattito e a tutti gli altri che verranno a dire e/o a proporre su questo sito come altrove.
Forza ragazzi ! ! !
Un augurio affettuoso
Gennaro Di Fazio