Libri

‘Fiori per Algernon’, il libro evergreen che abbiamo amato

segnalato da Sandro Russo

 

Fa piacere ritrovare su un social di lettori molto frequentato dai giovani un libro che anche noi abbiamo amato da giovani, appartenente al filone della cosiddetta ‘fantascienza’ (o Sf  – Science fiction o letteratura d’anticipazione). Ne abbiamo scritto nell’ottobre 2020. Ora lo ritroviamo su Robinson, l’allegato a Repubblica della settimana in corso

https://www.ponzaracconta.it/2020/09/10/cose-belle-lette-e-viste-sulla-malattia-mentale-una-condivisione-1/ (con una sorpresa finale!)

La storia
Tutti pazzi per “Algernon”
di Melissa Garbin, @melissabastaleggere

Il romanzo di Daniel Keyes uscito nel 2016 è diventato il re del passaparola BookTok. Una lettrice appassionata ci spiega perché

«Benché sappiamo che alla fine del labirinto ci aspetta la morte […], ora capisco che la via ch’io scelgo nel labirinto fa di me quello che sono».
Ci sono libri che intrattengono, altri che fanno riflettere, e poi ci sono quelli che scavano dentro e lasciano un segno indelebile.
Fiori per Algernon di Daniel Keyes appartiene a quest’ultima categoria. Un libro che si vive, si respira, si soffre e si ama insieme al suo protagonista, Charlie Gordon. È impossibile rimanere indifferenti davanti al suo viaggio struggente, che si snoda tra speranza e dolore, tra la ricerca della conoscenza e il desiderio di essere amato. Un libro pubblicato nel 2016 che oggi, grazie a BookTok, sta raggiungendo una nuova generazione di lettori.

Gentile e puro di cuore, Charlie è un uomo con una disabilità intellettiva che si sottopone a un esperimento scientifico per aumentare il proprio quoziente intellettivo. La sua evoluzione, raccontata attraverso il suo stesso diario, è per il lettore un’esperienza quasi fisica: dalle prime pagine fumose, rese con un linguaggio infantile e sgrammaticato, si raggiungono vette straordinarie di lucidità e consapevolezza, via via che la trama si dipana. Tuttavia, questa crescita è anche il preludio di un crollo devastante, in grado di lasciare il lettore col fiato sospeso e con una sensazione di vuoto nel petto. A commuovere non è solo la parabola esistenziale di Charlie, ma la sua disperata e spasmodica ricerca di amore e accettazione. Il suo desiderio di essere “normale”, di essere visto come una persona e non come un esperimento, ci forza a interrogarci profondamente su cosa significhi davvero essere umani. La sua intelligenza crescente gli apre con violenza gli occhi sulla crudeltà del mondo, su quanto spesso le persone confondano la gentilezza con l’ingenuità, il valore con l’utilità. E poi c’è Algernon, il topolino da laboratorio che, con la sua sorte intrecciata a quella di Charlie, diventa simbolo di una fragilità che appartiene a tutti noi.

Ma Fiori per Algernon non è, meramente, un libro sulla scienza o sulla condizione umana: è un romanzo sull’amore in tutte le sue forme. L’amore negato, quello anelato per una vita intera, quello che non sembra mai essere abbastanza, quello scoperto troppo tardi. È un libro sulla memoria e sull’oblio, sulla paura di perdere sé stessi, sulla tragedia dell’essere consapevoli. E forse è questo il punto più struggente: Charlie diventa il testimone di un paradosso crudele, perché la sua intelligenza lo avvicina alla comprensione più profonda della vita, ma allo stesso tempo lo allontana dalla felicità che prima riusciva a carpire senza troppi sforzi, accontentandosi della tranquillità di un’abitudine senza scintille. Quando si arriva all’ultima pagina ci si rende conto che Fiori per Algernoon è solo la storia di Charlie Gordon: è la storia di ognuno di noi, del nostro fragile tentativo di dare un senso alla vita, dell’infinita bellezza e malinconia che risiedono in un tramonto che si guarda soli, senza nessuno con cui condividerlo.

Fiori per Algernon – Tea Edizioni (2018)

Il libro
Un caso editoriale
Fiori per Algernondi Daniel Keyes (Tea, traduzione di Bruno Oddera, pagg. 304, euro 12) è stato pubblicato nel 2016. Dopo il video della booktoker @melissabastaleggere (quasi 800mila visualizzazioni), è stato di nuovo richiestissimo. Da dicembre 2024 è stato ristampato già tre volte

Screenshot

Melissa Garbin

La divulgatrice
Galeotto il suo consiglio
Melissa Garbin, 27 anni, è nata e vive a Monselice, in provincia di Padova Laureata in Lingua e letteratura giapponese, lavora in un hotel termale medicale. Dal 2021 parla di letteratura e suggerisce libri su TikTok. È stato un suo video a riportare in auge Fiori per Algernon

Clicca per commentare

È necessario effettuare il Login per commentare: Login

Leave a Reply

To Top