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Stasera lo sguardo
si perde lontano all’orizzonte
e più e più l’animo si rasserena,
si placa,
si lascia andare con sollievo, senza pressione alcuna.
Lo sguardo sfiora la superficie del mare.
Stasera è piatto,
calmo senza onde.
Possiamo andare oltre,
si può andare
verso l’infinito,
oltre ogni limite, senza confini.
Dopo resta solo l’immaginazione.
Vivere in città
ma gli occhi
si fermano
sul terrazzo di fronte.
La campagna?
È bellissima, rilassante,
ti rincuora, ti rasserena,
i profumi intensi e l’odore del terreno
hanno il loro fascino;
ci si può vivere,
mirando il verde degli alberi
e il volo degli uccelli.
Sei spinto a restare… lo sguardo
si ferma sulle montagne maestose,
il “colle dell’infinito” ti nasconde mondi,
fantasie e speranze…
ma restano le domande:
“Cosa ci sarà là dietro ? Cosa mi riserva il destino?
L’interrogativo rimane!
Ma il mare…
il mare,
il suo profumo feroce,
intenso e salmastro
è un legame tenace,
impetuoso.
Ti blocca il respiro,
il richiamo delle onde
sulla spiaggia
e tra gli scogli…
Per sempre verso l’infinito…
Il sentimento di Giacomo Leopardi
ci dà forza e ragione:
“…e naufragar m’è dolce in questo mare”
