di Giuseppe Mazzella
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Un lettore del sito ha chiesto notizie sulla figura di Franco Feola, imprenditore e tra i fondatori della Centrale Elettrica ponzese, al quale hanno risposto prontamente Pasquale Scarpati, Emilio Iodice e Silverio Lamonica, ognuno secondo la propria conoscenza diretta o indiretta. Altre pagine gustosissime le dedica al nostro, ancora Silverio Lamonica che contribuiscono a dare maggiore spessore e consistenza al personaggio. Quel che è certo è che Franco Feola è stato non solo un grande lavoratore e imprenditore, ma anche un benefattore di Ponza. Non solo per essersi impegnato nel dotare la nostra isola del servizio di luce elettrica, ma per le tante attività di soccorso messe in piedi, assieme alla moglie Filomena Sandolo, nei confronti delle famiglie più bisognose. E fa veramente meraviglia che il suo nome non sia ancora stato ricordato nelle revisione della toponomastica pur riveduta di recente. Ma così va il mondo! Credo che Franco Feola meriti una riscoperta storica, assieme ad altre figure che hanno rappresentato per tutti noi, dei modelli positivi da tramandare alle future generazioni.
Franco De Luca, anche questa settimana, alla continua ricerca di personalità interessanti della nostra pur ridotta popolazione, continua la sua intervista a Vecienzo finefine, capitano abilitato al comando nel mar Mediterraneo dal carattere coriaceo, annunciandoci anche una piacevole sorpresa: l’esistenza di un suo diario, di cui gli articoli fanno da presentazione. Lo stesso Franco, poi, passando a temi più generali, con l’articolo Giorni a stelle e strisce analizza e si mostra molto preoccupato del programma “globale” del nuovo presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Credo che Franco, nel manifestare le sue forti perplessità, pensi anche alle condizioni in cui si potranno trovare i nostri tanti concittadini emigrati in America.
Secondo tradizione domenica 23 febbraio si festeggerà a Le Forna, la festa di San Silverio dei pescatori, voluta dalla popolazione fornese, un tempo in maggioranza uomini di mare, perché impossibilitati a partecipare ai festeggiamenti maggiori del 20 giugno, dovendosi spostare già dai primi di marzo sulle coste della Sardegna e della Toscana per la lunga stagione di pesca che si protraeva fino a novembre.
Buone notizie arrivano dal Comune di Ponza per la riqualificazione dell’area destinata al mercato di Calacaparra, grazie ai nuovi stanziamenti (leggi qui). Il Comune informa ancora che è stato pubblicato il bando di esame per il conseguimento dell’abilitazione nazionale all’esercizio della professione di guida turistica e le novità sui nuovi servizi offerti (leggi qui), con la riapertura da martedì 18 febbraio, dal deposito ingombranti in località Monte Pagliaro.
È stato indetto il 2° torneo amatoriale di Maniglia e Briscola a coppie predefinite intitolato a Gioacchino De Martino che si svolgerà dal 15 al 17 febbraio presso il Garden Bar della Salute sul piazzale della Chiesa di Le Forna, con la sponsorizzazione di molte attività commerciali e il patrocinio del Comune di Ponza. Nell’occasione verrà consegnata una targa ai familiari di Salvatore Spigno, partecipante al I° torneo e prematuramente scomparso.
Sulla notizia di stampa della realizzazione di una nuova elisuperficie in località Miniera di Le Forna, arrivano i dubbi esternati da Biagio Vitiello che domanda il perché di questa nuova opera quando – sottolinea – le due esistenti vanno in abbandono. A manifestare ulteriori perplessità arrivano alcuni commenti, tra cui la nota di Bixio (Antonino Feola), per la scelta di realizzarla nel “Comparto 13”, per il quale si attende ancora un piano regolatore complessivo e sul quale insistono, limitandone la fruizione, una centralina elettrica e il costruendo desalinizzatore.
Tra le brutte notizie, che riguardano ancora Ponza, la devastazione di un incendio in località Tre Venti, a a riguardo del quale i controlli del N.I.P.A.A.F. – Gruppo forestale di Latina, hanno permesso di risalire al proprietario del terreno, sprovvisto delle autorizzazioni necessarie e al quale è stata contestata la violazione delle norme sulla tutela del paesaggio e dell’ambiente. Sembra che il proprietario avesse avuto intenzione di impiantare un vigneto, che fino a circa sessanta anni fa, era l’attività agricola prevalente dell’isola, caratterizzata dalle famose parracine, i muri a secco costati grandissima fatica. Assistiamo da tempo ad un inspiegabile incoerenza di opinioni, manifestata dai lettori e anche redattori: la necessità di recuperare questi manufatti così caratteristici con continue campagne di sensibilizzazione. A che pro? Per abbandonarli alla macchia mediterranea?
Un po’ quello che Sergio Monforte, segnala per l’interessante petizione presentata da Vincenzo Impagliazzo all’amministrazione comunale di riconoscere anche per Ventotene, come per altre isole, tra cui Ponza, la realtà delle case grotte, con indicazione catastale A/11, identificate come legittime abitazioni tipiche dei luoghi. Una norma che preserva un patrimonio prezioso, evitando guasti e abusi, come è accaduto a volte, accrescendo la peculiarità dell’ambiente. Basti ricordare quanto è avvenuto per i famosissimi “Sassi” di Matera, oggi giustamente considerati patrimonio dell’umanità.
Ci arriva in redazione anche la notizia che a Formia sarà presentato il romanzo di Alice Pescarollo dal titolo “6597”.
Tra le tante novità della settimana va rilevata con soddisfazione anche un importante riconoscimento, con l’assegnazione della medaglia d’oro (leggi qui), al “Faro della Guardia”, selezionato tra i “vini estremi” nella rassegna di Aymaville in provincia di Aosta.
Tano Pirrone, ci regala ancora, in forma di poesia, una preziosa riflessione sulla forza delle cose nella ricostruzione del passato come forte valenza evocativa.
Roberta Pomella, del gruppo “La Scrittura del Viaggio”, compiuto di recente assieme a Sandro Russo e altri, ha cominciato a raccontarci l’esperienza di un viaggio in Marocco concentrandosi sull’analisi psicologica delle tecniche di contrattazione nei mercati, uno dei tradizionali cavalli di battaglia dei marocchini e degli orientali in genere. Altre “cronache dal Marocco”, quella di Marco Muratore, “Il Malik”, e di Brunella Borsari che racconta l’incontro con una giovane donna marocchina.
In qualche modo collegata al Marocco anche la canzone per la domenica di questa settimana, dedicata a Jimi Hendrix che frequentò quei luoghi – soprattutto Essaouira, sulla costa atlantica, il porto di partenza delle navi negriere per le Americhe, poi divenuta ritrovo degli hippies di tutto il mondo – di cui Sandro ha promesso – …minacciato? – di scrivere ancora.
Francesco Piras – chi non ricorda ancora le serate di astronomia promosse dal nostro sito a Le Forna qualche anno fa? – descrive poeticamente, ma con rigore scientifico la “luna a barchetta” che Sandro Russo ha fotografato a Marrakesh. Lo stesso Sandro infine, racconta le sorprese del suo rientro a casa, tra nuove fioriture che anticipano la primavera e l’arrivo di una gattina nera, simpaticamente chiamata Diavolina.
Ischia è sempre nel cuore e nei pensieri di Giuseppe Mazzella di Rurillo (leggi qui) che, dopo decenni di impegno civile, prospetta e si augura che possa avvenire in tempi brevi la ricostruzione del Pio Monte della Misericordia che, assieme ad altre zone gravemente danneggiate di Casamicciola dal terremoto e dalla recente alluvione, possa rappresentarne la terza rinascita. Una speranza suffragata dalla visita della Direttrice dell’Agenzia del Demanio che di recente si è espressamente recata ad Ischia (leggi qui) per un sopralluogo ai siti interessati al piano di recupero e rigenerazione urbana di Casamicciola Terme. C’è a Casamicciola l’esigenza di “ricostruzione” di una “società civile”, scrive ancora il nostro “cugino” infaticabile, che va con la memoria a quel circolo “impegno giovanile 1965” della sua giovinezza, convinto che possa essere un modello utile ancora oggi per vecchi e giovani impegnati a migliorare il mondo e la qualità della nostra vita.
Tra le segnalazioni di notizie di rilevanza nazionale segnalati dalla Redazione ci sono gli interventi su “Repubblica” di Enrico Bei e Michele Serra sul raduno dei sovranisti, Salvini con Le Pen e Orban a Madrid, e, sempre da la Repubblica, l’analisi dell’approvazione da parte della Regione Toscana della proposta di legge sulla regolamentazione e le procedure per accedere al suicidio medicalmente assistito. Argomento particolarmente delicato e divisivo, sul quale la nostra redazione propone ulteriori approfondimenti di Michele Serra e Alfredo Bazoli.
Antonino Feola (Bixio) sull’onda delle suggestioni di un articolo di Emilio Iodice, rievoca la storia di Ulisse e Circe a Ponza, immaginando di collocare la sua misteriosa magione nel primo abitato di Santa Maria. In riferimento al suo articolo Biagio Vitiello corregge l’indicazione storica sulla necropoli posta sulle falesie di Chiaia di Luna che, sostiene, sono di origine greca, portando a conferma il saggio di Giovanni M. Rossi pubblicato in “Le isole pontine attraverso i tempi” nel 1986.
Al di là della fondatezza mitica, resta la fascinazione della “maga Circe ponzese”. Su questa linea era anche il nostro Tommaso Lamonica, che scrisse quaranta anni fa una dettagliata e minuziosa ricostruzione dell’ambiente omerico, analizzando topografia e ruderi sopravvissuti proprio nell’attuale piana di Santa Maria. Parte del suo saggio fu pubblicato su “Vivere Ponza”, interrotto a causa della cessazione della rivista. Colgo l’occasione per invitare Silverio Lamonica, fratello di Tommaso, che custodisce il manoscritto completo, a ripubblicarlo integralmente sul nostro sito. Un regalo che l’amico e poeta scomparso, sarebbe stato certamente felice di fare a tutti noi.
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