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Era alto, imponente. Pochi capelli e una rada barba, occhiali sottili. Vestiva all’occidentale ma si muoveva come uno che conosce la città.
Chiacchierava amabilmente con una delle donne, le altre tendevano le orecchie e cercavano di tenere il passo. Erano sette, dai trenta ai settant’anni. Bionde e nere, alte e basse, alcune non sembravano marocchine, ti veniva il dubbio fossero straniere.
A giudicare dalla deferenza con cui seguivano, i due uomini erano certo dei servitori: spesso chiudevano il gruppo, assicurandosi che nessuna delle donne restasse indietro.
– “Malik, malik!” – si davano di gomito i venditori, pensando di aver riconosciuto un ricco possidente con il suo seguito di mogli, come ormai non si usava più, se non nei remoti villaggi sulle pendici dell’Atlante.
Era invece uno scrittore italiano, che introduceva un gruppo di seguaci ai segreti del racconto di viaggio!
Le immagini sono tratte dal portfolio foto annesse alla presentazione del Corso su La scuola di Scrittura del Viaggio
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