Storia

Sono ancora qui

di Bixio

Non so quanto tempo è passato… anni forse, o secoli, o millenni, ma io sono ancora qui. Mi hanno lasciato solo. Sono passati oltre, durante lo sbarco la confusione, il fumo, le grida… anche la paura ma non c’era tempo, bisognava lanciarsi avanti, folate, grandinate di proiettili solcavano, tagliavano la superficie del mare.
È sbarcato ed è corso in avanti anche il mio amico Ryan. Spero si sia salvato e sia tornato a casa.
Le esplosioni alzavano fumo, sabbia e schegge… Deve essere stata una scarica di artiglieria a bloccarmi qui, sulla battigia. La notte l’acqua diventa gelata, la risacca mi bagna dagli anfibi alla cintola, ma non sento più nulla solo il rumore cadenzato dell’onda sopra di me.
La sera qui in Normandia il freddo è pungente, so che resterò ad aspettare l’eternità, a pagare per gli errori di quelli che continuano a voltarsi dall’altra parte per non vedere l’insorgere, il ritorno di quel male.
Almeno avessi avuto la possibilità di stare insieme ai miei compagni tra quelle infinite distese di croci bianche.

P.S. – Rivedendo Salvate il soldato Ryan, ho voluto immaginare un anonimo soldato, più sfortunato degli altri, restato sepolto nella spiaggia; non poi così lontano dalla realtà.
E pensare che Trump, nella sua prima presidenza, si rifiutò di andare in Normandia con i reduci.

Nota (a cura della Redazione)
Salvate il soldato Ryan (Saving Private Ryan) è un film del 1998 diretto da Steven Spielberg, che con questo film vinse il suo secondo premio Oscar per la miglior regia. Il film è ispirato alla vera storia dei fratelli Niland (da Wikipedia)

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