Storia

Don Luigi Maria Dies al vaglio della mia coscienza (parte prima)

di Francesco De Luca

 

Scrive don Luigi Dies (nasce a Gaeta nel 1912 – parroco a Ponza nel 1939 – nel 1959 lascia Ponza – ritorna a Ponza nel 1969 – muore nel 1973) che la lettera manoscritta, unita al libro di Ricciotti è “un’istantanea… con cui Mussolini ha fotografato il fondo del suo spirito, rivelando in un’ora ch’ei credeva l’ultima di sua vita, la sua fede Cattolica, il suo testamento spirituale, il suo attaccamento alla Patria” (pag. 3 – Istantanea Mussoliniana a Ponza – Rivelazioni d’un documento storico ponziano – 1949).


Queste parole, chiare ai fini di un giudizio su Mussolini, mi hanno indotto a rileggere l’opuscoletto, per concordare o no sulle parole di Dies. Tanto più che il Dies chiarisce in detto opuscolo, con parole nette, che la Storia per essere ritenuta ‘vera’ deve fondarsi sui fatti.
Il libricino infatti vuole manifestamente avvalorare la ‘verità’ della Storia. Per questo fu scritto e pubblicato. In esso Dies narra del dono ricevuto da Mussolini consistente nel libro dell’ Abate Giuseppe Ricciotti – Vita di Cristo -, insieme ad una
lettera manoscritta, datata 5 agosto 1943, in cui gli chiede di celebrare una messa in suffragio dell’anima di suo figlio Bruno per la ricorrenza – giorno 7 agosto – della morte, insieme ad un obolo di mille lire.

Mussolini era stato imbarcato a Gaeta il 27 luglio e sbarcato a Ponza del medesimo giorno.
Dies ritiene doveroso per lui ragionare su quel gesto e vi scrive intorno il libricino: l’ Istantanea Mussoliniana, appunto. Per lui quella missiva è il ‘fatto’ , ultimo e definitivo, e sull’esegesi di quello scritto possono dedursi ‘veri’ e ‘storici’ volontà e
desideri dell’ ‘ultimo’ Duce.
Chiarisco: mi soffermo su questa ricerca perché sulle mie esternazioni riguardanti il parroco Dies mi sono state rilevate delle critiche da amici che stimo, per cui vorrei esprimermi in modo chiaro. In definitiva, lo scopo di questa mia riflessione non
riguarda la figura di Mussolini bensì il giudizio che sul Duce ebbe il Dies. Ed è per questo che mi sono riletto l’Istantanea Mussoliniana insieme alle conclusioni cui giunge Silverio Corvisieri (sui libri: All’Isola di Ponza – Il mare, Libreria
Internazionale, Roma 1985; e Zì Baldone, Caramanica Editore , 2003) relative alle tendenze politiche del parroco stesso.

Orbene non v’è dubbio che nell’ Istantanea Dies ha sempre una considerazione bonaria, comprensiva di Mussolini.
Gli appare (nell’agosto del 1949) come l’uomo che cerca in Dio la salvezza, giunto, come gli sembrava, al termine della vita. Dies lo considera un uomo, affranto dalle pene del mondo, che nella grazia di Dio cerca la sua pace. Non gli viene mai di annotare, a fianco delle considerazioni da prete, che Mussolini fu un Capo politico a cui gli Italiani contestano decisioni politiche nefaste per l’ Italia.
Dies tende a mostrare del Duce la figura umana. Sottolinea più volte il fatto che Mussolini avesse con sé l’immagine del figlio Bruno, accanto al letto. Il padre che sentiva vicino il figlio morto tragicamente. Un legane umano, di sangue. E di sentimento.

Mussolini si sentiva, almeno così appare al Dies, un uomo abbattuto dal destino. Ritiene d’essere giunto al termine del suo percorso umano. E’ circondato dalla desolazione (vestiti sporchi, senza denaro, in una casa arrabattata, con un letto
senza materasso, una sedia spagliata, solo).
A questo dà risalto Dies, e ripropone quelle immagini desolanti affinché i posteri abbiano di lui compassione. Scrive: “dopo d’essersi riavuto dal colpo della caduta, e dovette sembrargli di sognare, si riscosse e si ritrovò uomo, solo uomo – da humus
terra – e si sentì ancora una volta padre e padre cristiano, e si rinvenne debole, della debolezza d’ogni mortale, anzi tra i più deboli e bisognosi di conforto che però non volle mendicare dagli uomini ma che chiese solo a Cristo Dio “ (pag. 12).
Questa compassione è fondata?

 

Don Luigi Maria Dies al vaglio della mia coscienza (continua)

 

NdR: Dell’opuscolo “Istantanea mussoliniana a Ponza” ha scritto anche Rita Bosso in 5 puntate. Per reperire gli articoli digitare “Istantanea mussoliniana” in cerca nel sito

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