Usi e Costumi

Mario e io torniamo a scuola

di Francesco De Luca

(Seguito dei precedenti articoli: ‘Ritorno a scuola’, e della risposta di Mario ‘A proposito del Ritorno a scuola’)

La similitudine era utilizzata nell’eloquio classico come espediente retorico: serviva cioè per rinforzare i concetti e rendere più vicine le relazioni. Un modo ‘populista’ per convincere i lettori o gli ascoltatori.
Un ‘modo populista’. Ma in questo senso: perché vicino al popolo la cui mente è più affine alla realtà quotidiana piuttosto che ai concetti astratti.
Tanto è vero che il ‘discorso popolare’, questa volta popolare e non populista, si avvaleva anch’esso di paragoni, di indicazioni tratte dalla vita di tutti i giorni.
La gente comune utilizzava strumenti di comunicazione ad essa consoni (popolari), mentre il populismo si veste di popolare per trarne vantaggio; si mostra vicino al popolo per prenderne il consenso e perseguire finalità proprie. Vedi i governi in Italia, in Francia, in America.

Quando ci si raccomandava dai nostri vecchi: ‘a iatta pe’ gghì ‘i presse facette i figlie cecate, l’ ammonimento era di dare il giusto tempo alle cose da realizzare.

Quando si grida che è aumentata l’occupazione e si tace che, pur lavorando, non si arriva a fine mese, si dà un messaggio falso. Si sottolinea il merito dell’occupazione e si tace che un’occupazione che non raggiunge la dignità di vita è un obiettivo mancato!

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