Canti

Tempo di Natale

di Francesco De Luca

 

Tempo di Natale

Noi di Ponza godiamo di un patrimonio di canti natalizi da fare invidia. Perché sono autoctoni, nel senso che sono cantati soltanto qui a Ponza. Fanno parte del tesoro culturale lasciatoci in eredità da don Luigi Dies. All’unicità si aggiunge la bellezza musicale dei brani. Melodiosi, orecchiabili, pieni di riferimenti teologici e insieme popolari.

Io sono di parte, questo potrebbe essere un rimprovero alle mie affermazioni, e allora propongo, a testimonianza, questo canto: Natale notte mistica. Musica e testo di don Luigi Dies, arrangiamento di Tonino Esposito, esecuzione di Nino Picicco. La voce è quella di Angelina De Luca, al Concerto di Natale tenuto a Ponza nel 1996.

E’ già passato per il Sito ma la sua aria di religiosità popolare mi ha indotto a ripresentarlo.

Natale ha la sua magìa in ogni luogo e presso tutti i popoli.

Con questo canto si tocca con mano la peculiarità del Natale nella comunità isolana di Ponza.

Natale notte mistica

Natale notte mistica – Natale tutt’ amor
Un’ ansia viva e trepida – fiorisce in ogni cuor

Piccolo piccolo si fa Gesù
Umile misero scende quaggiù        

In ciel festosi gli angeli – diranno forte Osanna
A Betlemm  la Vergine – dirà la ninna nanna

Piangi mio cuore barbaro –  piangi per vero amore
Un Dio sul fieno a nascere – Non ti commuove ancor

Piccolo piccolo Bambin Gesù
Pòsati pòniti tra noi quaggiù         

Natale notte gelida – Natal tutto amor
Di guerra un suon terribile – echeggia in terra ancor

Piccolo piccolo si fa Gesù
Umile misero scende quaggiù        

In ciel festosi gli angeli diranno forte Osanna
A Betlemm la Vergine dirà la ninna nanna

Natale notte mistia –  Natale tutt’ amor
Un’ ansia viva e trepida – fiorisce in ogni cuor

Piccolo piccolo si fa Gesù
Umile misero scende quaggiù   

 

Questo il canto

 

NdR: l’immagine di copertina è un dipinto di Gerrith Von Hontorst (Utrecht 1590-1656), conosciuto anche come Gherardo delle Notti.
Denominato “Adorazione del Bambino” il dipinto, datato 1619-1620, è custodito nella Galleria degli Uffizi di Firenze

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