di Sandro Russo
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Ancora una fine d’anno e un principio d’anno nuovo… Quanti ne abbiamo fatti insieme, con Ponzaracconta? Ogni volta con alate parole per lenire le delusioni passate e riaccendere le speranze. Ricorderò sempre al riguardo le parole del buon Giacomino Leopardi che pure abbiamo riportato sul sito, per la fine dell’anno 2014:
Venditore (…)
Passeggere. Così vorrei ancor io se avessi a rivivere, e così tutti. Ma questo è segno che il caso, fino a tutto quest’anno, ha trattato tutti male. E si vede chiaro che ciascuno è d’opinione che sia stato più o di più peso il male che gli è toccato, che il bene; se a patto di riavere la vita di prima, con tutto il suo bene e il suo male, nessuno vorrebbe rinascere. Quella vita ch’è una cosa bella, non è la vita che si conosce, ma quella che non si conosce; non la vita passata, ma la futura. Coll’anno nuovo, il caso incomincerà a trattar bene voi e me e tutti gli altri, e si principierà la vita felice. Non è vero?
Venditore (…) . Speriamo
Passeggere. (…)
[Da Giacomo Leopardi, 1798 -1837): Le Operette morali; 1: 23. Composto a Roma o a Firenze, nel 1832]
Con questa disillusione, ma con l’atteggiamento di un Pierangelo Bertoli – lo ricordate? “…affronterò la vita a muso duro / un guerriero senza patria e senza spada / con un piede nel passato / e lo sguardo dritto e aperto nel futuro / … – affrontiamo così questa fine d’anno e i trenta articoli che il sito ha sfornato nella settimana appena trascorsa.
Due frasi, due citazioni: Cominciamo bene!
Così disse il primo uomo quando il Creatore plasmò la creta in sembianze umane e per dargli la vita ci sputò sopra…
– Cominciamo bene – disse – togliendosi lo scaracco dal volto.
E così le citazioni salgono a tre! Ma basta così. Ora presentiamo gli articoli, più o meno raggruppati per argomenti.
Per il piacere dell’“ala canterina” dei nostri lettori, due pezzi interessanti e originali: la presentazione della storia dei Videoclip musicali fatta dal ‘nostro’ Alessandro Alfieri (in tre serate) al Teatro Manzoni, con l’evoluzione parallela della musica pop-rock e della sua celebrazione per immagini – i videoclip, appunto – , che ad un certo punto sono diventati più importante della stessa componente musicale. Qui il Video YouTube del secondo incontro.
La canzone per la domenica ci ha portato invece nel vortice della musica che gira, categoria di fantasia ma analizzata questa settimana con competenza e passione da Marco Màdana, musicista nonché orientalista esperto.
Di attualità trattano:
– Il caso del cantante escluso dal concerto di Capodanno a Roma; a rigore un articolo pubblicato la settimana scorsa (sabato 21.129, cui però si è agganciato Silverio Lamonica con una sua idea per il sindaco (di Roma);
– Meteo & Foto (204). La settimana da lunedì 23 dicembre 2024; le foto di questa rubrica sono sempre notevoli;
– Notizie di stampa. Da Ponza appalto rifiuti, tassa di sbarco e altro;
– Un tuffo negli anni ’60 ed un monito per la gioventù di oggi la manifestazione del 28 dicembre in villa Arbusto; l’immarcescibile Ischia di Giuseppe Mazzella;
– Sorprese di fine anno: licenziamenti Metro Group, appello del prof Melillo;
– Dalla stampa notizie di oggi e dei giorni scorsi: Ponza, Ventotene, Santo Stefano.
Dell’attualità dolorosa delle persone scomparse gli articoli:
– Ciao zi’ Mario, il ricordo di Martina;
– Mario, ti abbiamo voluto bene…, nel ricordo di Irma;
– Salutiamo Vezio Gherardini, la Redazione partecipa la scomparsa di un ponzese oriundo ‘dal cuor d’oro’, impegnato nelle attività assistenziali e nella Protezione Civile.
La parte del leone l’hanno fatta nella settimana appena trascorsa gli articoli in vario modo collegati con le festività; e allora:
– Auguri di Buone Feste dalla Redazione; con un breve video alla zampogna di Roberta Bartoletti (andrà tra gli Auguri o in Musica?);– Buon Natale 2024 – – Auguri ai Lettori e alla Redazione; anche qui con gli auguri in musica di Franco De Luca, cu’ ’a canzone d’u parecchiane “Ninnu bello” [mentre la superclassica “Quanno nascette Ninno a Bettalemme” è stata di recente ricordata qui, in un articolo che parlava di piante… ma va’ a capire!];
– Auguri cari: mai potremmo fare a meno la redazione, i lettori di Ponzaracconta e io stesso – degli auguri dell’amico di gioventù (e fratello di porpo), Dante che sono un altro superclassico (…ma cumme fa?);
– Quegli italiani, quella America… con la storia del Natale del 1931, del primo albero di Natale tirato su dagli emigrati italiani che stavano costruendo il Rockfeller Center a New York; subito dopo riverberata dalla rapsodia natalizia:
– Il racconto di Natale di Emilio, che su quella vicenda contrappunta un suo ricordo di famiglia;
– Gli alberi di Natale degli artisti, per il piacere degli occhi, come gli artisti hanno rappresentato la tradizione dell’albero di Natale, veri o falsi che siano i dipinti;
– L’augurio di don Ramon, con un volenteroso ‘piano sequenza’ (long take) che ci accompagna dalla soglia della chiesa al cospetto del Presepe, postato dal nostro parroco con gli auguri alla sua comunità. Grazie.
– Il punto su questo Natale. Altro articolo di transizione, che ha il Natale nel titolo, ma fa un’analisi molto acuta e partecipata – è Massimo Cacciari che scrive – dei drammi che avvengono nel Mediterraneo e della geopolitica europea.
Transizione verso? …i racconti, le storie.
– Il tempo al lavoro: la ‘reggia’ del dottore e il borgo fantasma, di Bixio;
– Parlaci di Napoli, Marcello… Ci manca Marcello Mastroianni, come attore e come maestro di vita; ho imparato tardi ad apprezzarlo attraverso i suoi film ma ogni volta che posso lo propongo. Ricordate il suo breve video sulla memoria e sui ricordi? L’abbiamo proposto in occasione di qualche anniversario della morte di Berlinguer;
– La Galite, incontro con Achille Vitiello (prima parte);
– Di uomini e cani, l’elogio del cane, by Bixio, con cui abbiamo ricordato altri cani, nella storia dell’umanità e nella letteratura;
– La Galite, incontro con Achille Vitiello (seconda parte). Non si sa se è più bravo Achille Vitiello a raccontare o Martina a riportare l’intervista… Ma è la storia de La Galite che ci affascina… Dentro ci sono tante cose, il passato, il paradiso perduto, il fluire del tempo… Non a caso è tornata alla memoria – la gemella di Ponza nel mare africano – nel racconto di Bixio sul paese fantasma, quando anch’io lo ritrovato dei tratti comuni tra il lavoro del tempo sul borgo di Ponza e quello che ha cancellato la vita a La Galite, guardando vecchie foto. In commento al suo articolo.
E finiamo con altri articoli-cerniera, sul mondo della natura, ma con agganci ai ricordi e alla vita di tutti i giorni:
– I capelli di strega, i tagliolini di nonna Sandrella… e altri film (1), in cui i ciuffi di semi di una pianta, la clematis vitalba, vista per strada innesca storie e ricordi…
– Vattenne viento, di Franco De Luca, quanto un evento naturale – ’u viénte ’stavota -, innesca un bozzetto di vita vissuta o una poesia (in dialetto)
– Il profumo dell’inverno, uno degli ultimi articoli pubblicati, cui stavo pensando proprio stamattina per strada. Mi è capitato di vedere delle bacche rosse a bordo strada. Belle, ho pensato, le voglio aggiungere come appendice fotografica al pezzo sul sito. Un’opportunità, ma anche un suggerimento per tutti di focalizzare l’attenzione su qualcosa che ci colpisce; fermarla con uno scatto, e poi andare a cercare cos’è, perché ci ha incuriositi, che cosa possiamo tirarne fuori… magari una storia o un articoletto su Ponzaracconta. O andare a vedere se non c’è già, sul sito. Stavolta c’era!
Le foto fatte sabato mattina (28.12):
Alla base della foto qui sopra sono ben evidenti le foglie verde lucido, lanceolate, con piccole spine adunche sui bordi, responsabili del none popolare della pianta: stracciabraghe
Vabbuó, decette chille: bona dummeneca!
…e pure bona fine e bon principio!