di Giuseppe Mazzella di Rurillo
Sarà un tuffo negli anni 60 del 900 la presentazione del libro di Miggi Calise sabato 28 dicembre 2024 alle ore 17 nella casina Gingero in villa Arbusto a Lacco Ameno nel quadro del cartellone natalizio del comune di Lacco Ameno.
Il libro di Miggi non è solo un libro di poesie – e la poesia è l’arte dello scrivere più difficile perché con poche righe, un aggettivo appropriato, l’autore deve essere in grado di raccontare un momento di vita o tutto se stesso o tutta una vita – é un percorso di una lunga vita di oltre 80 anni dove “la ragazza che accarezzava il mare” nel 1957 diventa grandicella e poi donna e poi sposa e poi madre.
Le sue emozioni, il percorso di questa vita bella e complessa, vengono espresse in poche righe nel momento in cui le emozioni hanno avuto il privilegio di essere raccontate e quindi di diventare eterne.
Nel libro di Miggi non ci sono fotografie sue, di una donna matura o anziana. Solo foto della giovinezza. Come se il tempo si potesse fermare e si potesse raccogliere a 20 anni il meglio di sé stessi ma di portarlo sempre in sé stesso fino ad 80 anni perché se si è giovani, se si cresce nella ricerca della conoscenza e nell’eterno dubbio del motivo della vita umana, non si è mai vecchi.
Prevert faceva la distinzione sottile tra “vecchio” e “anziano”. Il rifiuto della vecchiaia è nella consapevolezza che si è fatto poco nella propria vita. Che sarebbe stato necessario fare molto di più. Che comunque bisogna andare avanti perché questo è il cammino della Storia. Essere storicistici o crociani è questo: non basta una vita per realizzare le nostre aspirazioni. Resta sempre qualcosa di incompiuto come il “canto inconcluso” che dedica il poeta turco a Che Quevara. C’è malinconia nel “canto inconcluso” ma anche la speranza che l’umanità deve migliorare se stessa nella civiltà della Ragione, della Libertà, della Democrazia.
Il libro di Miggi ci riporta agli anni 60. Ma ci porta con lei per oltre 60 anni in un percorso di vita. Fissa un inizio di ragazzi degli anni ’60 e ricorda tutto il resto. C’è ancora molto da fare. Viviamo un “ricorso storico” come ci insegna Vico. Ma bisogna riprendere il giusto cammino della Storia. Ovunque. Anche nella nostra piccola isola, così antica, così divisa nelle comunità secolari e campanistiche.
Il libro é un tuffo nel passato. Ma è anche un monito per i ragazzi di oggi. Per dirla con Miggi: è sempre amando te, ritorna il mare.