di Irma Zecca
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Giorno 22 dicembre io e Alfredo eravamo sulla linea della Circumvesuviana, è un treno composto da pochi vagoni che parte da Napoli centrale e collega tutte le località delle zone Vesuviane, molto pittoresco, passa in posti stretti che quasi sembra potare la vegetazione limitrofa ai binari, e mi riporta alla mente la città di Lisbona con il suo famoso tram n. 5, meta obbligatoria dei turisti. Mentre viaggiamo verso Sorrento, mi arriva un sms di mio nipote Elio: Zia nella prima mattinata si è spento zio Mario.
Che tristezza, aveva 92 anni ed ha avuto una vita intensa imperniata sul lavoro ma allo stesso tempo era amico di tutti non disdegnava le tavolate con gli amici. In quel momento ho avuto un flash, come dei fotogrammi di un film.
Mario è stato tanti anni con noi, quando era giovane lavorava come motorista sui panfili alle dipendenze di persone famose, io ricordo uno degli ultimi imbarchi il suo datore di lavoro era un conte. Scorrazzavano dalla Sardegna alla Sicilia nella stagione estiva.
Mio padre che era decisamente più maturo gli disse: – “Mario, ora che sei giovane non ci pensi, ma tu devi comprarti una casa, anzi un rudere, così la metti a posto secondo il tuo gusto e le tue esigenze”. E così fece”. Imparò il mestiere di idraulico ed elettricista grazie ad Aldo Mazzella, poi arrivò Nadia e tutto è andato per il meglio.
I miei pensieri si interrompono con l’entrata nella carrozza di un ragazzo con un altoparlante munito di ruote ed in mano un violino con il suo archetto ed ho pensato ecco l’arte partenopea ma di partenopeo aveva ben poco, occhi molto espressivi e pelle abbronzata, direi un gitano. Inserisce una base musicale ed inizia a suonare il suo violino, tutti abbiamo cantato Marina Marina ti voglio al più presto sposar… poi una canzone natalizia … come è semplice passare dalla tristezza alla gioia e viceversa.
Caro Mario, fai buon viaggio. Grazie a Dio hai avuto una lunga e buona vita ed hai incontrato le persone giuste. Salutami Angelo e papà che sicuramente ti saranno venuti incontro. Ti abbiamo voluto bene… ci mancherai tanto.
