di Silverio Lamonica
Ho letto i testi delle canzoni del così detto trapper.
Sono d’accordo con la On.le Costa ed il sindaco di Roma. Si tratta di espressioni sessiste e volgari che mi ripugna trascrivere. Espressioni da infimo trappano, più che da trapper.
Gli artisti, siano essi attori, cantanti ecc. hanno una grande responsabilità, soprattutto nei confronti dei giovanissimi che molto spesso li venerano come idoli e ne assimilano modi di esprimersi, gusti e talvolta stili di vita.
I veri grandi artisti, coscienti del loro ruolo anche educativo, non usano espressioni volgari, soprattutto quando si esibiscono in pubblico.
I casi di bullismo e cyberbullismo, nascono anche dai cattivi esempi degli adulti e sono una vera e propria piaga sociale
Segnalo due articoli:
– Bullismo e cyberbullismo, dati dell’Osservatorio indifesa
– Bullismo: le cause e le conseguenze
Quindi, bene ha fatto il sindaco di Roma ad escludere il “trapper” dal concerto di fine anno.
Ora sembra che lo spettacolo di fine anno a Roma, rischia di saltare per la “solidarietà” di altri cantanti che dovevano esibirsi assieme al “trapper”.
Poco male.
Da “già sindaco” sia pure di una piccola isola, mi sia permesso di suggerire all’On. Gualtieri la seguente idea:
Organizzare uno spettacolo con “artisti in erba”, bambini che già si sono esibiti con successo in televisione. Il “cachet”, che doveva essere corrisposto al trapper e ai suoi colleghi che sono venuti meno per “solidarietà”, sia devoluto ai ragazzini che si esibiscono, quale borsa di studio.
Se non si fa in tempo ad organizzare lo spettacolo per Capodanno, si potrebbe farlo per l’Epifania.
Colgo l’occasione per formulare a tutti Buone Feste!