Ambiente e Natura

Nuovo Codice della Strada, vecchio fondo stradale dissestato, vecchia segnaletica

di Pasquale Scarpati

Ogni tanto – quasi sempre -, qualche governo emana un nuovo codice della strada. In genere si tratta di multe più salate e/o di nuovi obblighi ed inasprimento delle sanzioni.
Dalle interviste mandate in onda dalle varie TV, la maggior parte delle persone intervistate ha dichiarato che tutto questo è giusto e che il tutto si debba accettare per la sicurezza sulla strada e ne va delle vita umana.
Tutto giusto, non fa una grinza e anch’io sono pienamente d’accordo.
Ma quando, finalmente, sentiremo dire:

a) – abbiamo approvato e fatto in modo che non si debba stare dietro, per molti chilometri, a un veicolo che procede lentissimamente (trattore, furgone, veicolo quasi in panne o conducente che vuole farsi una passeggiata) senza incorrere in sanzioni (mi è capitato pochi giorni fa sulla SR 630 Formia- Cassino e non è l’unica volta!);
b) – abbiamo fatto in modo che, nel giro di pochi mesi si mettano in sicurezza gallerie ( per nulla o scarsamente illuminate, vedi le gallerie sulla SS 213 Flacca tra la piana di Sant’Agostino e Sperlonga: buie da anni) e abbiamo reso agevoli in poco tempo strade sconnesse o poco sicure;
c) – abbiamo messo mano ad opere necessarie senza restringimento di carreggiate che stanno lì per anni;
d) – abbiamo tutelato gli automobilisti ponendo un contaminuti sui semafori provvisti di telecamera al fine che possano rendersi conto del tempo che manca prima che scatti il “rosso”;
e) – abbiamo creato parcheggi collegati con bus navette ai vari punti della città o del paese;
f) – abbiamo tolto dal ciglio della strada segnaletica datata e oramai non più funzionale come ad esempio vecchi segnali di cantieri stradali oramai dismessi o di autovelox oramai in disuso oppure cartelli segnalanti cose che non esistono più (come hub per il vaccino anti-covid). Perché è facile mettere la segnaletica ma sembra oltremodo difficile rimuoverla.

Qualcuno dirà: “Ma hanno stanziato parecchi soldoni!”. Ma quante volte pur avendo stanziato i soldi non si attua un bel niente e poi non si sa dove vanno a finire quei soldi se non utilizzati. Ritornano al punto di origine? Totalmente o decurtati? Se decurtati: da chi? Dove vanno a finire i soldi incamerati dalle multe elevate dai comuni su strade regionali o statali? Non è una contraddizione in essere? Qualcuno dice: “per migliorare la viabilità”. Quale? Quella comunale. Quando, invece, dovrebbe essere adoperata per la regionale o statale.

Veruccio dice: – Chi sanzionare, soprattutto velocemente, se si notano inadempienze e lungaggini?”
Gli ha risposto una persona: – Spesso sul ciglio della strada si trovano cartelli di avvertimento del tipo “Attenzione: strada sconnessa, gallerie poco illuminate”.  Veruccio l’ha guardato ed ha sorriso in modo ironico: – È una segnaletica… ‘permanente’, che rimane anche quando il problema viene risolto! Fu vista anche da….. Cesare che si muoveva celermente con le sue legioni!
Insomma è sempre l’utente della strada che deve stare attento come da regola. Poco si fa a suo vantaggio.
Immagino un tizio che scrive sul cofano o sul tetto della macchina: – Vi avverto: vado oltre ogni limite di velocità; quindi, poiché siete stati avvertiti, lasciatemi passare e soprattutto non mi multate!
Che senso ha, quindi, mettere cartelli di avvertimento se il pericolo permane per anni?
Spesso i vari Enti si palleggiano le responsabilità, però sta di fatto che il pericolo (che andrebbe risolto in poco tempo) permane all’infinito!”
Infine osservo: “Ogni pensione, salario, stipendio, guadagno dei commercianti o imprenditori, tende ad adeguarsi all’inflazione. La sanzione, no. Per poterla adeguare c’è bisogno di un intervento da parte del governo. Orbene fino a poco tempo fa si è tanto parlato di un’inflazione conclamata. Poi si è detto che è rientrata. In realtà in quest’ultimo periodo si nota che ve n’è una strisciante per cui è facile trarre le conclusioni: serve per fare cassa!
Perché tra l’altro basta un nonnulla per divenire “pirata della strada” essendo, tra l’altro, oltremodo difficile essere ligi al Codice della Strada, perché non dà nulla in cambio o meglio non agevola chi la usa soprattutto di frequente!

 

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