di Gianni Sarro
.
È scomparso esattamente 50 anni fa, il 13 novembre 1974, Vittorio De Sica.
È stato uno dei grandi maestri del cinema italiano e mondiale, protagonista del Neorealismo, movimento che ha rivoluzionato il cinema del dopoguerra raccontando la realtà della vita quotidiana con uno sguardo autentico e umanista.
Nato a Sora nel 1901, De Sica ha iniziato la sua carriera come attore, ma è nella regia che ha lasciato il segno, dirigendo capolavori come Ladri di biciclette (1948), Miracolo a Milano (1951) e Umberto D. (1952).
Con un’incredibile sensibilità nel rappresentare il dramma e la dignità dei più umili, De Sica ha saputo combinare un’estetica visiva poetica con una profondità narrativa, esplorando temi come la povertà, la giustizia sociale e la speranza. La sua capacità di toccare il cuore degli spettatori è ancora oggi ineguagliata.
I suoi film hanno ricevuto premi internazionali e hanno influenzato generazioni di registi, consolidando il ruolo dell’Italia come potenza culturale.
Ancora oggi, De Sica è ricordato come un narratore geniale e un pioniere, capace di trasformare la realtà in arte universale.
Una scena de Il generale Della Rovere, indimenticabile film del 1959 diretto da Roberto Rossellini, realizzato su un soggetto di Indro Montanelli, con Vittorio De Sica protagonista
#vittoriodesica #ladridibiciclette #premiooscar #neorealismo
