la Redazione
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Ci ha lasciato ieri pomeriggio Antonio De Luca.
Recentemente sul Sito (leggi qui) è stato svelato il soprannome datogli da ragazzo: ciacione. Per la sua bonomìa, unita ad una corporatura massiccia, veniva chiamato Antonio ciacione.
80 anni conchiusi ad agosto, da una decina di anni viveva in ritiro, lui che la casa la lasciava volentieri. E’ stato riferito che la madre, romana, lo indicava come stradaiolo, per la preferenza che aveva a stare fuori casa. Con gli amici. Tanto è vero che era amico di tutti.
Viveva ritirato a causa di una malattia che però ha trovato nella moglie, Lucia Botto, un avversario indomabile. Perché lo ha curato con assiduità e pervicacia encomiabili.
Ci ha lasciato… e con lui anche una parte di quella gioventù appellata i giuvene d’ a Mmaculata, perché la devozione alla Madonna, inculcata da piccolo, l’ha coltivata con fervore.
Un uomo buono. Non altro… ma solo e semplicemente buono. Come sono i Ponzesi. Quelli ai quali la Storia evidenzia i sentimenti.
Domani mattina (14) nella Chiesa al Porto, a Ponza, si celebrerà il funerale.
Condoglianze ai Cari da parte della Redazione.