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Cambiano i paesi in cui si svolgono le elezioni, ma il problema è sempre lo stesso: la globalizzazione neoliberista lascia sul terreno della competizione emarginati e perdenti, suscita paure, disperazione e rabbia, scatena guerre tra i poveri e tra gli stati. Ovunque gli esclusi sperano in una rivincita appoggiando leader populisti senza scrupoli che strumentalizzano la rabbia della povera gente contro un sistema corrotto che tutela gli interessi di una esigua minoranza, che con assoluto cinismo persegue il proprio profitto calpestando la dignità delle persone.
È la logica della volontà di potenza, dell’utilitarismo economicista, dell’individualismo più sfrenato, che segna la fine del dialogo, della politica, della cultura.
Indipendentemente da chi vincerà, il sistema dell’élite finanziaria o il populismo xenofobo, sessista, razzista, se non abbattiamo la logica di un capitalismo sempre più feroce ci troveremo a fare i conti con leader populisti sempre più aggressivi come dimostra l’aumento di violenza sprigionata dal Trump del 2024 rispetto al Trump del 2016. Se quest’ultimo è il male, Hillary Clinton ieri e Kamala Harris oggi non sono la medicina, ma prodotti che lo rafforzano.
Giuseppe d’Onofrio
È un’analisi lucidissima che non lascia scampo.
Maria Fausta Adriani
Come darti torto, Luigi, nella tua, per me, lucidissima analisi, “che non lascia scampo”, come aggiunge Giuseppe?
Angiola Iapoce
D’accordo con la tua analisi ma… con un ma: Trump gioca con regole sue e quindi è eversivo e pericoloso. Harris gioca all’interno di regole condivise; non è certo un granché ma non credo che la prima opzione ci porterebbe a ristabilire gli equilibri socio economico, non vedo Trump un oppositore del capitalismo, tanto per essere un po’ paradossale. Che dire….
Luigi Narducci
Non mi sembra di aver affermato che Trump sia un oppositore del capitalismo, tutt’altro, e condivido la convinzione che sia eversivo delle regole del sistema; ma un sistema che produce un numero sempre più alto di perdenti sedimenta la rabbia nei suoi confronti che leader senza scrupoli strumentalizzano a proprio vantaggio. Manca una forza capace di mettere in discussione il sistema dell’elite finanziaria che aumenta sempre più le disuguaglianze. Questo è il dramma!
Angiola Iapoce
È così, ed è sconfortante
Immagine di copertina: Chaotic world (Stock photos)