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Qualche giorno fa, dopo aver tenuto il “gruppo di ‘lettura insieme’ sulla letteratura di viaggio”, arricchito anche dalla presenza della cagnolina Camilla, mi sono ricordata di Ginny, la dolce cagnolina di Francesca, nostra ospite a Cefalonia per “La Scuola del Viaggio”, e di come se la rideva dei nostri componimenti.
Camilla ascolta la lettura del libro “Viaggiare e non partire” di Andrea Bocconi (Guanda, 2002; rist. 2020)
Mi sono anche ricordata di aver raccontato ai miei compagni di “Scuola del Viaggio” di una particolare missiva, utilizzata in passato, fatta di foglia vera. Sono qui a darne prova, soprattutto a Sandro, noto botanico amatoriale esperto.
Pertanto condivido questa curiosità “postale” d’antan.
Nel mio recente viaggio in Sicilia, con visita al giardino del Castello di Donnafugata (1), nel percorso sensoriale anche per bambini, ho scoperto che in passato le foglie del secolare Ficus (Ficus magnolioide o Ficus macrophylla), proprio accanto allo scalone, di accesso in giardino, venivano seccate e con inchiostro e penna venivano scritte o disegnate e poi spedite con regolare francobollo, proprio come una cartolina moderna.
Ginny, a Cefalonia, mentre ascolta i nostri componimenti e con Francesca e Dimitri, i suoi compagni di vita
(foto di Virginia )
sol luminoso
anche Ginny ridacchia
ai gai versi
(Virginia)
la Micia rossa
si gode la carezza
Ginny li guarda
Immagine da https://castellodonnafugata.org/
Nota (a cura della Redazione)
Il castello di Donnafugata si trova nel territorio del comune di Ragusa, a circa 15 chilometri dalla città. L’attuale costruzione, al contrario di quanto il nome possa far pensare, è una sontuosa dimora nobiliare del tardo ‘800. La dimora sovrastava quelli che erano i possedimenti della ricca famiglia Arezzo De Spuches. Fin dall’arrivo il castello rivela la sua sontuosità: l’edificio copre un’area di oltre 7500 metri quadrati su 3 piani in stile neo-gotico, coronata da due torri laterali accoglie i visitatori.
Attraverso varie generazioni, e dopo anni di incuria ed abbandono, nel 1982 venne acquistato dal Comune di Ragusa che, dopo lunghi lavori di restauro lo ha reso nuovamente fruibile [sintesi da Wikipedia]
Il Ficus secolare, al Castello di Donnafugata