Filosofia

Riflessioni sul Tempo, di Emilio Iodice

riceviamo da Emilio Iodice e volentieri pubblichiamo

 

“Invio un saggio per Ponza Racconta in italiano e inglese.
Ho riflettuto a lungo su queste parole e volevo condividerle con i nostri amici e familiari sull’isola e in tutto il mondo che amano il luogo a cui siamo tutti legati”
Emilio


Tempo: il dono Sacro

 

Nel grande arazzo dell’esistenza, dove miriadi di fili si intrecciano per tessere il tessuto delle nostre vite, un elemento singolare e prezioso lo sostiene tutto: il tempo.
Questa corrente silenziosa, questa mano invisibile, non è solo un dono ma un tesoro di valore incalcolabile.

Il tempo, il dono più egualitario, è concesso a ciascuno di noi con imparzialità incrollabile.

Il suo valore, spesso sottovalutato, la sua effimera natura ignorata e la sua profonda importanza trascurata, è un tesoro pesante che portiamo con noi ogni momento.

Immagina il tempo come un fiume, il suo flusso incessante ci porta sempre avanti.
Ogni momento è una goccia in questo flusso infinito, unico e insostituibile.
Eppure, come granelli di sabbia che scivolano tra le dita, questi momenti svaniscono nell’abisso del passato, lasciando dietro di sé solo gli echi dei ricordi e il peso del rimpianto per le occasioni perse.

La santità del tempo sta nella sua finitezza.

È una risorsa non rinnovabile, un’assegnazione finita che ci viene concessa per questo soggiorno terreno. Una volta speso, non può mai essere recuperato o rifornito.
Ogni secondo che passa è un momento perso per sempre, un frammento della nostra esistenza che ci è sfuggito.
Questa finitezza del tempo dovrebbe servire come un costante promemoria della sua preziosità e della necessità cruciale di utilizzarlo saggiamente, perché le nostre scelte odierne plasmano il nostro futuro.
In un mondo ossessionato dalla gratificazione istantanea e dai piaceri fugaci, la pazienza è diventata un anacronismo.
Corriamo attraverso i nostri giorni, le nostre menti consumate da un’infinita raffica di distrazioni, le nostre vite sono una macchia di momenti fugaci.

 Noi sacrifichiamo il presente per il futuro, l’ora per l’ora, senza renderci conto che il presente è tutto ciò che abbiamo veramente.

La mancanza di rispetto per il tempo si manifesta in una miriade di modi.

È evidente nella cronica latenza che affligge la nostra società e nelle promesse infrante e scadenze perse che infestano le nostre vite.
Si riflette nella nostra indifferenza nei confronti del tempo altrui, nel disprezzo casuale della puntualità che è diventata la norma. Queste azioni non rispettano il tempo degli altri e diminuiscono il nostro valore, lasciandoci con un senso di rimpianto e incompiutezza.

Quando facciamo un appuntamento, entriamo in un patto sacro, un accordo silenzioso per onorare il tempo di un altro.

Arrivare tardi significa rompere questo patto, violare la fiducia che è stata riposta in noi.
È una sottile ma profonda mancanza di rispetto, che ignora la preziosità della vita altrui.

Il tempo non è semplicemente una misura di minuti e ore; è l’essenza della nostra esistenza.

È la tela su cui dipingiamo le nostre vite, il palcoscenico su cui svolgiamo i nostri ruoli. È la moneta con cui compriamo le nostre esperienze, l’investimento che facciamo nel nostro futuro.

Dare valore al tempo significa dare valore alla vita stessa.

Significa riconoscere la natura fugace della nostra esistenza e abbracciare il momento presente con gratitudine e riverenza. Significa assaporare ogni esperienza, amare ogni incontro e vivere ogni giorno come se fosse l’ultimo.
Nelle parole del poeta John Milton, “Il tempo, il sottile ladro di gioventù… ruba sulla sua ala i miei ventitré anni”.
Non permettiamo che il tempo ci rubi la vita e ci privi dei nostri momenti preziosi.

Abbracciamo invece il dono del tempo, custodiamo la sua effimera presenza e viviamo ogni giorno al massimo.

Perché, alla fine, il tempo è tutto ciò che abbiamo.

***

Qui di seguito la versione in inglese

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Time: The Sacred Gift
di Emilio Iodice

In the grand tapestry of existence, where myriad threads intertwine to weave the fabric of our lives, a singular, precious element underpins it all: time.
This silent current, this invisible hand, is not just a gift but a treasure of immeasurable worth.
Time, the most egalitarian of gifts, is bestowed upon each of us with unwavering impartiality.
Its value, often underestimated, its fleeting nature disregarded, and its profound significance overlooked, is a weighty treasure we carry with us every moment.

Imagine time as a river, its ceaseless flow carrying us ever forward.
Each moment is a droplet in this boundless stream, unique and irreplaceable.

Yet, like grains of sand slipping through our fingers, these moments vanish into the abyss of the past, leaving behind only the echoes of memories and the weight of regret for opportunities missed.
The sanctity of time lies in its finitude.
It is a non-renewable resource, a finite allotment granted to us for this earthly sojourn. Once spent, it can never be reclaimed or replenished.
Every second that ticks by is a moment lost forever, a fragment of our existence that has slipped through our grasp. This finite nature of time should constantly remind us of its preciousness and the crucial need to use it wisely, for our choices today shape our future.
In a world obsessed with instant gratification and fleeting pleasures, patience has become an anachronism. We rush through our days, our minds consumed by an endless barrage of distractions, our lives a blur of fleeting moments.

We sacrifice the present for the future, the now for the then, failing to realize that the present is all we truly have.

The disregard for time manifests itself in myriad ways.
It is evident in the chronic lateness that plagues our society and in the broken promises and missed deadlines that litter our lives. It is reflected in our indifference towards others’ time, in the casual disregard for punctuality that has become the norm. These actions disrespect others’ time and diminish our value, leaving us with regret and unfulfillment.
When we make an appointment, we enter into a sacred pact, a silent agreement to honor another’s time. Arriving late breaks this pact, violating the trust that has been placed in us.

It is a subtle yet profound disrespect, disregarding the preciousness of another’s life.

Time is not merely a measure of minutes and hours; it is the essence of our existence. It is the canvas upon which we paint our lives, the stage upon which we play our roles. It is the currency with which we purchase our experiences, the investment we make in our future.
To value time is to value life itself. It means recognizing our existence’s fleeting nature and embracing the present moment with gratitude and reverence. It means to savor each experience, cherish each encounter, and live each day as if it were our last.
In the words of the poet John Milton, “Time, the subtle thief of youth… steals on his wing my three and twentieth year”.
Let us not allow time to steal our lives and rob us of our precious moments. Let us instead embrace the gift of time, cherish its fleeting presence, and live each day to the fullest.

For, in the end, time is all we truly have.

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