Editoriale

Epicrisi 499. Il silenzio e i pensieri

di Giuseppe Mazzella

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Dopo la frenesia estiva Ponza gode di un periodo di tranquillità che induce a pensieri meno estemporanei e, forse, più profondi.
E’ il momento dei rendiconti non solo sulle attività svolte nella “bella stagione”, ma anche delle riflessioni sulla vita, specie quando l’occasione è resa più viva dalla scomparsa di un amico, come accade per la morte di Angelo Verginelli, di cui Luigi Maria Dies (leggi qui) e il cugino Domenico Musco (leggi qui) ricordano episodi di vita comune. E anche quella di Tommaso Tricoli (leggi qui), scomparso a Roma a 71 anni.
Tutto questo induce a tristi riflessioni. Di fronte alla scomparsa di una persona cara si rimane sbigottiti e ci si domanda, più che in altre occasioni, del senso della nostra vita. Anche se, come scrive Julien Green “fino alla morte noi rimaniamo misteriosi ai nostri occhi, siamo di fronte a noi stessi come degli sconosciuti che si guardano e non si possono capire”. La vita, in definitiva, resta un mistero che ci avvolge e travolge ogni giorno.

In questa pace riconquistata dall’isola e al cospetto di un mare piatto e trasparentissimo Bixio (leggi qui) sogna ad occhi aperti un collegamento rapido con il Circeo, che proprio in questi giorni ottobrini sembra veramente di poter toccare con mano. Un progetto che, se realizzato, potrebbe cambiare la storia e il destino della nostra isola.

Sempre sul fronte dei collegamenti arrivano notizie sulla riqualificazione del porto di Terracina (leggi qui), altro approdo molto interessante e da ottimizzare per le nostre necessità. Sempre sul fronte dei servizi essenziali è in itinere la gara per l’approvvigionamento di anno in anno dell’acqua potabile (leggi qui), che assicureranno alle nostre isole il prezioso liquido.
Altra notizia di grande interesse, segnalata da Biagio Vitiello (leggi qui), è quella dei nuovi interventi previsti dal governo per arginare il dissesto idrogeologico, di cui abbiamo sempre più bisogno a causa della inevitabile fragilità delle nostre coste.

Sull’onda questa volta dei “massimi sistemi” Pasquale Scarpati (leggi qui) ci offre una lunga analisi della memoria individuale legata al proprio percorso di vita e di quella collettiva, legata alla nostra Italia, la cui storia merita di essere sempre approfondita per meglio programmare il nostro futuro.

Anche questa settimana Francesco De Luca ci offre (leggi qui) un nuovo tipo umano del vasto campionario che si va arricchendo sempre più, e ci racconta un’avventura della sua infanzia (leggi qui) che ha avuto per teatro la spiaggia e la scogliera del porto. Instancabile, Franco (leggi qui) ci racconta anche del carattere ciacione del fratello Antonio, un’aggettivazione che diventa soprannome e che a Ponza indica una persona tranquilla e bonacciona.

Tra le belle notizie la laurea di Martina Balzano in Scienze della Formazione (leggi qui), di Simone Casalino (leggi qui) in Economy Management, di Francesco Marino (leggi qui) in Ingegneria Civile, ai quali vanno gli auguri miei e quelli rinnovati di tutta la Redazione. Dobbiamo essere orgogliosi di questi giovani che costituiranno la nuova classe dirigente a Ponza e altrove.

Anche questa settimana il nostro sito si presenta ricco di stimoli culturali. Concita De Gregorio (leggi qui) porta in teatro una sua opera letteraria, “Un’ultima cosa”, ritratti di donna.
Patrizia Maccotta  (leggi qui e qui) ci parla di un suo viaggio in Uzbekistan.
A Roma si inaugura una mostra pittorica in memoria di Luciano Pizzuti (leggi qui).
Paolo Rumiz (leggi qui), autore molto conosciuto e  più volte proposto sul sito interviene sulla Fiera del Libro di  Francoforte con un suo anticolo che ha per tema “Le parole che abbiamo regalato alla destra”.


Segnalata anche una mostra a Roma dedicata ai “viaggi” di Hugo Pratt (leggi qui).
Sempre a Roma si terrà un incontro (leggi qui) sulla situazione mediorientale scaturita dall’attacco del 7 ottobre.
Del Gizzo (leggi qui) ci parla di un avveniristico esperimento al centro ENEA di Frascati  sull’energia da fusione e ancora della sua esperienza con la pesca subacquea (leggi qui), quello che un tempo era uno degli sport più frequentati dagli isolani.

Altra notizia molto interessante il viaggio in Madagascar da parte di alcuni biologi marini, tra cui il “nostro” Adriano Madonna (leggi qui), per studiare gli effetti del cambiamento climatico in quel mare lontano. A Londra dal 25 al 27 ottobre prossimo verrà proiettato “Il pesce rosso” (leggi qui), il corto realizzato da Daniele Frontoni a Gaeta. Altre sollecitazioni ci vengono da “Il senso della vita” (leggi qui), conversazioni “indiane” con Marco Màdana e da un ricordo (leggi qui) di Antonio Skàrmeta e Massimo Troisi. Interessante anche la presentazione a Formia (leggi qui) del volume “Il treno delle porte del paradiso” di Pino Tuscano e Stefano Maggi sul legame tra la musica e il treno.

Insomma tante occasioni culturali e d’incontro che contribuiscono ad arricchire il nostro quotidiano. E tutto questo rilevato solo dal nostro piccolo osservatorio isolano. E poi ci si lamenta che non si fa abbastanza attività culturale.

2 Comments

2 Comments

  1. Bixio

    22 Ottobre 2024 at 10:48

    Cari Sandro, Giuseppe e Redazione,
    mi permetto di rilevare che sarebbe opportuno ripescare cose e scritti polemici, inattendibili (anche del sottoscritto) per ridare spinta, curiosità, polemiche, rivalse. Ciò di cui Ponzaracconta ha bisogno… rabbia, scherzi, risposte sgarbate, vita… vita.. VITA! …e non diventare diario di quattro nostalgici e tristi ‘ricordatori di professione’ – come li chiama Sandro – e di cui i lettori ne hanno piene le p… tasche

  2. Luisa Guarino

    23 Ottobre 2024 at 15:45

    Caro Bixio, non credo che Ponzaracconta sia soltanto un “diario di quattro nostalgici e tristi ‘ricordatori di professione'”. Sul sito ci sono tante altre cose, non solo legate a Ponza: e poi mi pare che tra quei nostalgici e tristi a volte ci sia anche tu. Molti lettori, specie quelli che vivono lontani, amano questi scritti, perché ci si ritrovano. Personalmente non li amo, ma ne prendo atto come di qualsiasi altro riferimento di carattere storico e sociologico. Con tutti i suoi enormi difetti e problemi amo Ponza com’è, e come sarà, sperando che possa migliorare.
    Certamente “rabbia, scherzi, vita” animerebbero le nostre pagine virtuali, ma “scritti inattendibili, risposte sgarbate” lasciamoli pure da parte. Esprimersi su un sito non è come giocare con Facebook in cui ognuno “apre bocca e le dà fiato”: ci sono in ballo denunce, querele. Mi scuserai se faccio… la direttora della situazione.

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