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La violenza

di Francesco De Luca

 .

All’angolo,
dall’angolo
si mugugna

.

La violenza degrada l’umanità

Compie i suoi giri il mondo,
si contorcono i destini dei popoli,
e si comprimono gli animi
costringendoli all’immediatezza del corpo che, da sé,
si deturpa,
e alla corruzione della coscienza
che annaspa
soccombendo alla coerenza
e all’intransigenza.

E il senso dell’unità del tutto si affievolisce,
prende le distanze,
cerca distrazione
per non soggiacere
all’estraneazione…
all’indifferenza.

Ma come si può rimanere sospesi
quando popoli interi vengono umiliati
dalla sopraffazione di un diritto
che si blatera proveniente da Dio,
reso anch’egli complice di morte.

Le nuvole in alto si agitano,
forieri di temporali di vento e di mare,
pur se l’aria è immota,
e tutto è presagio
che il disordine inorridisca
e le menti sconvolga,
e le volontà inalberi
e la paura
intristisca. 

Nessuna guerra genera equilibrio
e la violenza degrada l’umanità.
Capace, essa,
di esaltare la fratellanza,
di operare per la giustizia,
di aspirare libertà.

Di respirarla soltanto.
In un attimo,
in un guizzo.

La continuità della Storia
è miseria.

 

Immagine di copertina: Tiziano Vecellio, olio su tela, 1543-1545 circa –  Basilica di Santa Maria della Salute, Venezia

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