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Un bel video a sostegno di Emergency

a cura della Redazione, segnalato da Virginia Pecoraro

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Abbiamo sempre sostenuto Gino Strada, Cecilia Strada e la loro Associazione Emergency; come siamo sempre stati sensibili alle problematiche (e ai drammi) dell’immigrazione. Ne fa fede questa schermata (una delle tre = circa 15 art.) dall’indice del sito che mostra una quantità di articoli dedicati:

Perciò da sostenitori della causa civile e anche da cinefili  amatori di “corti”, ringraziamo Virginia Pecoraro per aver segnalato questo breve video che tutti dovrebbero vedere. Sintetizza storie che leggiamo o viviamo tutti i giorni – anche in questi giorni del processo di Palermo a Salvini per Open Arms – di immigrati che hanno fatto qualcosa di buono e di inaspettato…

Qui da YouTube:

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2 Comments

2 Comments

  1. Gianni Sarro

    18 Settembre 2024 at 13:34

    Quando ieri l’amico Sandro mi ha segnalato il bel corto di Emergency, mi ha subito dato come punto di riferimento un piccolo capolavoro di Ettore Scola ’43-’97, un cortometraggio che il maestro di Trevico girò quasi un quarto di secolo fa, da me scoperto in maniera del tutto accidentale (come spesso accade per le scoperte più belle). Vi invitiamo pertanto, Sandro e il sottoscritto, a rivedere anche il breve ma intenso film di Scola:
    https://www.ponzaracconta.it/2018/10/16/il-16-ottobre-del-43-il-rastrellamento-del-ghetto-di-roma/

    Aggiungo alcune brevi note, affinché la lettura delle immagini sia più fluida.
    Iniziamo dall’inganno acustico del rumore sui titoli di testa, sembra il rumore del proiettore invece, è il rumore del tubo di scappamento, un miracolo di montaggio connotativo (o intellettuale, quel tipo di montaggio, cioè, che crea senso attraverso il meccanismo dell’evocazione e non della narrazione) che richiama nella nostra mente una delle immagini più atroci della storia del ’900 quella delle ciminiere del campo di sterminio).
    Altra caratteristica del corto di Scola è quella del doppio piano temporale: il bambino sfuggito alla retata nazista rimane nel cinema per cinquant’anni!
    Scola attraverso l’unità di spazio rappresenta lo sviluppo del tempo. L’articolazione del tempo (e della storia) nello stesso spazio. È lo stesso schema di Una giornata particolare dove il monumentale Palazzo Federici di viale XXI aprile a Roma è la cornice dove si svolge la storia tra Antonietta (Loren) e Gabriele (Mastroianni), mentre fuori dal perimetro del condominio si svolge la macro-storia (la visita di Hitler a Roma, nel maggio del 1938) che noi non vediamo direttamente; così come nello splendido corto noi conosciamo la macro storia attraverso la storia del cinema e le scene di alcuni film memorabili. D’altronde, è vero o no, che il cinema di Scola è strutturato in film di Storia e di storie?

  2. Sara Ahimsa

    18 Settembre 2024 at 13:43

    Grazie a Virginia e a Ponzaracconta per questo video emotivamente carico ma non meramente evocativo o idealista: lo story line biografico di Jalal è testimonianza unica ma analoga a migliaia di altre esperienze migranti. E più che i discorsi umanitari vs securitari sull’accoglienza, andrebbero profondamente riviste le leggi sull’immigrazione (nazionale e pure europee). Qui mi taccio perché ho già raggelato una tavolata a cena di gala a base di mitili… con commensali non precisamente ‘aperti’ a queste problematiche ❤‍

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