Zoologia

Quando a Ponza si uccideva la foca monaca

segnalato da Fabio Lambertucci

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Da rivali ad amiche
di Marco Pinna – Da National Geographic Italia del mese in corso

È una scena triste quella raffigurata in questa foto colorata a mano, scattata sull’isola di Ponza a cavallo tra fine Ottocento e inizio Novecento. Una foca monaca viene issata con una corda sulla spiaggia dove, si suppone, farà una pessima fine. Eppure, era una scena comune: la foca monaca è stata perseguitata, e letteralmente decimata, dall’uomo fin da tempi remoti. Prima per nutrirsene, poi per le pelli e l’olio che si ricavava dal suo grasso e infine, sino a poco tempo fa, perché disturbava l’attività dei pescatori, “rubando” pesce, polpi e aragoste e danneggiando reti e nasse. Oggi l’atteggiamento nei confronti dell’ormai raro pinnipede è cambiato, tanto che nella stessa Ponza – dove ’u voie marino (il bue marino, come veniva chiamato a causa del verso simile a un muggito) non si vedeva almeno dagli anni Quaranta del secolo scorso – un avvistamento del 2009 è stato salutato come una gioiosa e quasi miracolosa apparizione.
A Ponza però le foche monache, che nel Novecento erano ancora piuttosto comuni, erano in feroce competizione con i pescatori, che non esitavano a ucciderle per liberarsene. Anzi, la loro uccisione, data anche la precarietà della vita sull’isola, era ben vista. Abitavano diverse grotte, come la famosa grotta azzurra di fronte al porto, ma frequentavano anche la spiaggia del Frontone. La narrativa popolare vuole elle alcune di esse si spingessero nell’entroterra per mangiare l’uva dai filari, inimicandosi anche gli agricoltori.

 

 

2 Comments

2 Comments

  1. Biagio Vitiello

    12 Settembre 2024 at 12:57

    Dubito che la foto della foca monaca sia stata presa a Ponza, penso più a la Galite.
    Mio nonno Biagio, mi raccontava che mise le pelli di tre foche a seccare sui Faraglioni del Calzone muto, ma poi vennero rubate. Questo accadde prima della II Guerra Mondiale; non poteva essere dopo perché lui ripartì per andare a lavorare nelle miniere del West Virginia, penso intorno al 1938.

  2. Assunta Conte

    13 Settembre 2024 at 17:34

    La foto dell’articolo pubblicato su National Geographic fa parte dell’archivio Alinari ed è senza alcun dubbio Ponza. La foto è stata fatta da una barca guardando la spiaggia di Santa Maria, sullo sfondo è riconoscibile il monte Pagliaro. E’ una diapositiva elaborata da Giorgio Roster, grande botanico e fotografo di fine Ottocento inizio Novecento. La datazione della diapositiva (1872-1921ca.) fa riferimento agli anni di attività di Roster.
    Per Informazioni tecniche si può consultare l’archivio Alinari: https://www.alinari.it/it/

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