Viaggi

Scrittura di viaggio (1)

di Sandro Russo

.

Nella prima settimana di settembre, tirato dentro da amici, ho fatto um viaggio in Grecia, con un gruppo che non conoscevo, una scuola itinerante di “scrittura di viaggio” (1). Un’esperienza molto interessante di cui pubblicherò nei prossimi giorni le impressioni – mie e dei compagni di viaggio, se vorranno. Molti di questi scritti sono “gli esercizi di scrittura” proposti dal conduttore del gruppo – meglio ‘condottiero’, il prode Claudio Visentin – e letti pubblicamente, generati ‘in diretta’ dalle esperienze del giorno o dei giorni precedenti; oltre agli scritti presentati al “posto di blocco poetico”, lo sbarramento alla fine di un percorso particolarmente significativo, per poter passare oltre (generalmente dei componimenti in forma di haiku) (2)


Dalla copertina del libro di Luca Baldoni su Itaca
(2019; Exòrma)

Cefalonia. Approdo

Fiuuu!
Atterrato!
Lo riconosco questo formicolio.
Curiosità… Aspettativa… Sorpresa… Mi prende tutte le volte che arrivo in un paese straniero.
Allora metto su “la faccia alla daniloricci”, un collega cardiologo con cui ci eravamo trovati in una società a tre per una barca a vela. Daniloricci, notorio caratteraccio, cui non andava mai bene niente, in vacanza indossava un sorriso da un orecchio all’altro che niente riusciva a smontare. Né i fermi prolungati ai porti per cattivo tempo, né i guasti al motore, tantomeno le piccole contrarietà della vita a bordo.
Allora, faccia alla daniloricci e stato d’animo conseguente.
E si scende dall’aereo, con la nota sensazione di caldo alle gambe, per i pantaloni che si scaldano prima del resto del corpo, dopo l’aria condizionata dell’aereo.
Quindi sensazioni di pelle, poi odori poi vista.
Qui odori non ce ne sono – ne registro la mancanza -, o almeno non sono così particolari come in India e in Sri-Lanka.
In un paese straniero la terza cosa che ti viene incontro con la vegetazione dai bordi delle strada dall’aeroporto alla destinazione scelta.
Ti ricordi di quel che hai imparato da Ippolito Pizzetti (3), lo scrittore-giardiniere: che chi conosce le piante non è mai sperduto, in nessuna parte del mondo. Ovunque trovi amici che riconosci.
Figuriamoci qui, su un’isola greca, nello splendore della flora mediterranea, un po’ spenta per la stagione e la siccità, in verità. I richiami e le assonanze con Ponza – pue nella enorme differenza di dimensioni – saltano agli occhi
Comincia una nuova avventura.
Da raccontare.

La regione storica delle isole Ionie è costituita da sette isole maggiori (e dagli isolotti circonvicini), che formavano il cosiddetto “Eptaneso”, cioè “Le Sette Isole”. Da nord a sud, sono: Corfù (Κέρκυρα), Passo, chiamata anche Paxos o Paxi (Παξοί) Leucade, chiamata anche Lefkàda o Santa Maura (Λευκάδα), Itaca (Ιθάκη). Cefalonia (Κεφαλλονιά), Zante, chiamata anche Zacinto (Ζάκυνθος), Cerigo (Κύθηρα) (da Wikipedia – Google map)

Le dimensioni sono incomparabili con quelle delle isole nostrane. Qualche esempio: Ponza 10,16 km² , Procida 4,26 km², Ischia 46,3 km², Cefalonia 786,58 km², Itaca 116,99 km², Zacinto 405 km² (dati da Wikipedia).

Note

(1) – Viaggio in Grecia, laboratorio di scrittura con la Scuola del Viaggio ( dalla presentazione, su https://www.scuoladelviaggio.it/cefalonia-2024-laboratorio-scrittura-it.php )

Si parlerà dell’isola dove siamo (Cefalonia, la vicina Itaca, Zacinto, Leucade…) e dell’isola che siamo (la solitudine dell’individuo e il suo superamento nel mettersi in gioco rappresentato dal viaggio).
Occasionalmente si parlerà anche di isole immaginarie, riflesse da miraggi o colme di tesori, dove è facile inventarsi paradisi e utopie, e dell’isola che non c’è, se non nei sogni dei marinai e dei poeti, eppure può risorgere ogni volta dal taccuino del viaggiatore

(2) – La prima schermata dell’indice del sito alla ricerca per Haiku:

(3) – Ippolito Pizzetti (1926-2007), conosciuto e frequentato personalmente, letterato e umanista prestato al giardinaggio. Scriveva di piante sul settimanale L’Espresso per cui firmerà dal 1975 al 1985 la seguitissima rubrica Pollice Verde. Diresse poi la collana L’ornitorinco per Rizzoli, tutta dedicata all’universo vegetale e animale. Il libro Pollice verde è una raccolta dei suoi articoli settimanali

Clicca per commentare

È necessario effettuare il Login per commentare: Login

Leave a Reply

To Top