proposta da Fabio Lambertucci
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Nel 1988 comprai la musicassetta dell’album “…Quasi come Dumas…” di Francesco Guccini, registrato dal vivo durante un concerto a Praga, allora oltre cortina. Mi piaceva tantissimo e lo ascoltavo per ore al walkman anche durante la ricreazione al liceo.
La terza traccia fu quella che mi deve essere rimasta più impressa, la struggente canzone Ti ricordi quei giorni tanto che in questi caldi giorni mi ha evocato quegli anni, per il mio prossimo racconto di fantasia.
Anche se è una delle meno note di Guccini l’autore è ben conscio del suo valore. La considera infatti la migliore tra quelle della sua produzione giovanile e l’ha battezzata “la decana”.
È una canzone intimista, per niente politica. Due ragazzi si amano, vorrebbero lasciare ognuno nell’altro una traccia indelebile invece la ragazza decide di troncare la storia ed è solo il ricordo di quell’amore lontanissimo a resistere. Sentimenti universali in cui tutti possono riconoscersi.
Il mio racconto di fantasia rievoca invece la storia negli anni Novanta di due universitari romani di sinistra che si amano e scelgono la folle via della lotta armata. Dopo il primo omicidio, il destino li divide tragicamente e del loro amore infine non resterà che il ricordo…
Su YouTube, Ti ricordi quei giorni (Live; 2007 Digital Remaster)
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https://www.youtube.com/watch?v=BBBpi5_93gA
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Di Fabio Lambertucci, per analogia tematica, leggi anche qui:
“La ragazza che leggeva l’Unita”
