di Giuseppe Mazzella
L’estate continua non solo per le temperature che continuano ad essere superiori alla media, ma anche per le tante iniziative che si stanno sviluppando con ritmi inusuali per le nostre piccole isole, che stanno arricchendo non solo l’offerta turistica, ma anche la fruizione degli isolani. E’ come se, con l’avvicinarsi dell’autunno, ci si sentisse più invogliati a fare. Su questo trend di fine stagione si sta muovendo anche il flusso dei vacanzieri.
Tra le tante manifestazioni della settimana va segnalata innanzitutto l’incontro svoltasi a Calacaparra (leggi qui e qui), con la conferenza della professoressa Rosa Parisi, che ha approfondito l’immigrazione attorno al 1772 da parte degli abitanti di Le Forna provenienti prevalentemente da Torre del Greco, che hanno dato un grande contribuito a rinvigorire la tradizione marinara e che renderà poi i ponzesi famosi in tutto il Mediterraneo per la loro bravura e professionalità.
Altro appuntamento molto suggestivo è stato quello della presentazione del libro di Raffaele Zocchi (leggi qui), una silloge di libere versioni in dialetto napoletano di liriche greche e latine. Eventi, come numerosi altri, promossi e organizzati dalla nostra Associazione “Centro studi isole ponziane”, presieduta dalla professoressa Rosanna Conte.
Grande successo e con pubblico delle grandi occasioni, come e più delle passate edizioni, ha riscosso “Ponza in tavola” (leggi qui), svoltasi nel piazzale di Calacaparra, evento allestito dall’Associazione “Cala Felci”, come sempre animata dall’instancabile Monia Sciarra.
Per allietare musicalmente le serate, il duo Benny & Maddy (leggi qui) ha concluso la sua tournée estiva con un ultimo incontro svoltosi a Sant’Antonio, alla presenza di un sempre più numeroso gruppo di fan.
Sul nostro sito in questa settimana sono stati segnalati diversi eventi culturali che si sono svolti “in continente”. Il premio internazionale “Carlo Pisacane” che si è tenuto a Sapri (leggi qui), voluto dal Ministero dell’Istruzione e del Merito. Una figura, quella dell’eroe risorgimentale, di grande interesse storico e politico, la cui presenza seppure di poche ore nella nostra isola, creò non pochi problemi alla popolazione, che dovette subire per alcuni giorni i soprusi di quei carcerati che, liberati, non lo seguirono nella sfortunata avventura.
Un interessante pride si svolgerà oggi a Cori (leggi qui), organizzato da “In-Sania Fest-Contro narrazione della follia”, così come va segnalato il Premio internazionale Dostoevskij (leggi qui), dato a Sonia Testa, per il suo racconto “La caduta da cavallo dell’abate Ruggero Caetani e il miracolo di San Nonnoso”, ambientato nell’abbazia di Valvisciolo.
Per gli articoli più letterari della settimana, continua la serie delle lettere d’amore (leggi qui), dedicate questa volta “alle scelte di Marco”, una psicologia complessa e per molti versi misteriosa. Màdana Marco Rufo (leggi qui e qui) ci propone, poi, un analitico excursus sulla complessità di rapporti tra spiritualità, inconscio e nichilismo. Patrizia Maccotta, nostra assidua e apprezzata collaboratrice, (leggi qui) ci regala un viaggio suggestivo nel mondo dei fiori di loto e delle ninfee.
Per gli interventi più isolani, la serie “Specchi-occhi” di Franco De Luca (leggi qui e qui) analizza, con il progredire dell’età, l’insorgere dal profondo di domande alle quali non abbiamo saputo ancora dare risposta. Lo stesso Franco, poi, nella sua serie “zoo umano”, (leggi qui) analizza questa volta un altro tipo, quello dello sprùcete.
Tonino Impagliazzo (leggi qui), ci racconta la storia dei trasporti tra Ventotene, Ponza, Napoli e Gaeta, rievocando un tempo e un’atmosfera ormai tanto lontani.
Bella la storia di Carlo Marcone (leggi qui) che, attraverso un quadro recupera il ricordo dell’amicizia di suo padre Vincenzo con la coppia d’artisti Claus Wallner e Ursula Querner, che riuscirono a realizzare, proprio grazie all’opera di Vincenzo il loro sogno: una casa costruita sulla Ravia, un faraglione posto all’ingresso del porto di Ponza.
Tra le segnalazioni arrivate al sito quella del cinquantenario dei vincoli di protezione naturalistica dell’isolotto di Vivara (leggi qui) e la richiesta da parte di una nostra lettrice, con marito ponzese, del rendiconto amministrativo del nostro Comune (leggi qui).
In questa settimana va ricordata anche la scomparsa di Silverio Tricoli, alla cui famiglia, assieme all’intera Redazione, rinnoviamo le nostre più vive condoglianze (leggi qui).
Congratulazioni, infine, ai genitori e parenti tutti della neonata Anita Coppola, da parte di tutti di Ponza Racconta (leggi qui).
Lascio alla fine un piccolo commento all’ultimo intervento di Antonino Feola (leggi qui e qui), per noi tutti Bixio, mio compagno d’infanzia e… di vecchiaia. Quello che lui scrive viene dal profondo del suo essere, dopo una vita impegnativa e in alcuni tratti difficile. Io l’ho visto partire per un Paese africano per lunghi e penosi anni di lavoro, in un ambiente difficile; l’ho visto tornare trionfante con una macchina decapottabile, fiero di essersela guadagnata con la sua fatica; l’ho visto combattere con una certa ingenuità per realizzare idee forse utopistiche.
Lo vedo adesso, quando lo incontro, con quello sguardo un po’ perso nei suoi sogni, piagato ma non piegato, ostinatamente convinto delle sue idee, seppure poco condivise o derise. Quello che mi lascia perplesso è il tentativo di qualcuno dei suoi interlocutori (leggi qui) di inquadrare quanto lui scrive in categorie. Tipo neo-borbonico o altro, senza accorgersi che a parlare con struggente rimpianto è solo un ex ragazzo di una Ponza che non c’è più.