Mare

Nel mio piccolo… nel mio grande…

di Bixio

Nel mio piccolo ne avevo coscienza, anche se non sapevo di preciso cosa fosse… ma seduto a piedi nudi in quell’immenso, bianco cortile di casa mia sulla piana di Le Forna, percepivo lo stato di precarietà in cui si viveva, devastati dalla povertà, dalla miseria, dall’emigrazione e dai continui assalti all’abitato da parte degli scavi della miniera!
Anche se ragazzo lo pesavo, lo sentivo dentro… il malessere lungo la strada che mi portava all’immenso, desolante, squallido stanzone scolastico con i banchi accatastati in un angolo, per i pochi alunni rimasti.
La maledizione delle partenze, dei viaggi per emigrare, del lavoro, del posto di lavoro… Sempre col cuore e la mente attaccati e sbattuti dalla risacca sulla costa dell’isola.
Nel mio piccolo ho cercato sempre un’unità, un’identità per noi isolani.
Noi ci siamo, esistiamo! Non so cosa siamo, ma ancora non ci siamo estinti!

L’occasione si presentò e la colsi a volo quando in Comune conobbi funzionari della Federazione che mi indicarono la procedura.
Noi! Tutti insieme, compatti intorno ad un pallone, vogliamo testimoniare la nostra identità!
L’Amministrazione comunale, e tutto il paese! Antonio Balzano, Angelo Zecca, Leonardo, Biagio, Rossano, Sergio, Paolo di ‘Gennarino a mare’, Pellegrini, Baglio, Vincenzo Ambrosino, Gargano, Tartaglione, Franceschini, Vitale, Giovanni Ronca, Franco Branchesi, Scarpellini, Raponi, Iannuccelli e tanti altri… tutto il paese!
Ci si muoveva, in trasferta come una spedizione, una crociata in terraferma, per testimoniare la nostra esistenza.
Stiamo sbarcando… siamo qui!
In casa poi, tutto il paese in campo, ma l’ospitalità era sacra e benevola.
Non era solo calcio!

Nel mio grande…
Alla fine, dopo anni di scuola, studi universitari mai terminati, politica, partiti, in conclusione si arriva a sbottare: cazzo, ci hanno fregato!
La storia non è quella imparata tra i banchi e nei libri! È vero che la scrivono i vincitori ma…  Il Sud, il Meridione d’Italia… La verità è un’altra: Roma ha il Tevere!! Umbria, Abruzzo e Molise, D’Annunzio e Pescara, Recanati e Leopardi… e prima ancora la Magna Grecia, l’Appia antica, la Puglia, la Calabria e Riace! La Sardegna che fu Atlantide, la Lucania e i suoi Sassi, l’Etruria degli Etruschi, la Campania Felix, il Vesuvio e Pompei e Paestum, la Trinacria e la Sicilia di Pirandello, dei templi e del Gattopardo. E ancora… la Napoli di Totò e De Filippo!
E se come appendice vogliamo parlare di pseudo-politica opportunistica, quelli della Lega dovrebbero sapere che il sangue versato lungo le trincee dalla gente del Sud, siciliani, calabresi, pugliesi, napoletani  sardi non è negoziabile, ritornassero dai loro amici austriaci, lungo le trincee del Piave.
Con ammirazione e umiltà, ma con orgoglio, porto testimonianza della nostra storia, quella vera, inconfutabile!

Forse meglio ritornare nel silenzio, perché ho notato che spesso l’arroganza ottenebra le menti.

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