Canzoni

Una canzone per la domenica (310). Parole, parole…

da un commento di Isidoro Feola elaborato da Sandro Russo

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Commentando una recente diatriba tra Vigorelli e Guido Del Gizzo(leggi qui), Isidoro scrive:

Il dr. Giancarlo Del Re era ospite per diversi mesi in estate, con la sua famiglia, presso la struttura di mio padre, col quale si era creato un rapporto di fraterna amicizia. Era un grande giornalista, molto eclettico, e sapeva ascoltare le persone, anche ragazzi molto giovani come ero io negli anni ’60-’70, un poco più grande dei suoi due figli; scriveva di cronaca (di qualsiasi colore), politica, costume, sport e spesso firmava l’elzeviro. Aveva poi una rubrica sul quotidiano “Il Messaggero” di Roma che si chiamava “Avventure in città”: si partiva da un fatterello o frase insignificante da cui riusciva a costruire appunto un’avventura molto gustosa e divertente, scritta quasi sempre in dialetto romanesco ed alla fine restava, solitamente, quella che si chiamava una “morale”. Tra le altre sue attività ha scritto il testo di una canzone che, se non ricordo male, era la sigla di chiusura della trasmissione televisiva Teatro 10 (di cui era anche anche l’autore) ed era cantata in coppia da Mina ed Alberto Lupo. Il brano in questione si chiama “Parole Parole”.
Qui abbiamo due parolai: “lo sputasentenze” ed anche “l’elvetico censore” che lo bacchetta.
Parolai perché dicono parole, parole, parole, parole; i fatti dicono altro.
Però è troppo divertente leggerli perché riescono a suscitarmi ilarità; continuate così, senza censure.
Parafrasando Antonello Trombadori potremmo dire…
“Ponza, da quela vorta der parolajo
ciai na’ jella,
che le cose che se fanno qui
arimaneno tutte a cacarella…”

Queste altre informazioni sul brano ha messo insieme Sandro Russo (ibidem, ma soprattutto daWikipedia).

Parole parole è un brano musicale inciso da Mina in duetto con l’attore Alberto Lupo, pubblicato per la prima volta su singolo il 13 aprile 1972 dall’etichetta discografica dell’artista PDU e poi inserito nell’album Cinquemilaquarantatre a giugno dello stesso anno.
L’anno successivo, Dalida e Alain Delon registrarono la canzone in francese come Paroles, paroles, che divenne un successo internazionale e uno standard in Francia.

Sigla televisiva di chiusura della trasmissione Teatro 10, in onda in prima serata ogni sabato (dopo un mese di programmazione fu spostata alla domenica) dall’11 marzo al 14 maggio 1972, è stato uno dei grandi successi della discografia di Mina.
È il pezzo che meglio rappresenta la proficua collaborazione fra la cantante e il maestro Gianni Ferrio, che ne cura musiche e arrangiamento, unitamente a una geniale intuizione degli autori del programma Leo Chiosso e Giancarlo Del Re.
Questi ultimi decidono di prendere in giro la fama di seduttore del conduttore dello spettacolo Alberto Lupo, noto al pubblico come interprete dello sceneggiato La cittadella, affidandogli il ruolo del corteggiatore classico, assillante e fuori moda, che le studia tutte pur di conquistare la bellissima co-conduttrice Mina, tanto furba a non cascarci quanto caparbia a resistere alle lusinghe. Ne scaturisce un duetto, con splendide inquadrature video in cui Mina a tratti sembra quasi cedere alle risa, dove la sensuale voce recitante di lui è accompagnata dal continuo controcanto di lei.

https://www.youtube.com/watch?v=DQjCFV9ze7g

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