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E’ chiusa dal 2001, dopo il crollo che uccise una ragazza, Alessandra Pioli, e i due successivi, nel 2015 e nel 2018.
L’amministrazione Ferraiuolo, dopo le opportune valutazioni, aveva abbandonato l’idea di intervenire sulla falesia e intendeva lavorare sull’arenile, per ampliarlo verso il largo e consentire una fruizione sicura dell’area; poi, probabilmente, ci sarebbero stati dei bandi per le concessioni.
Ma, a fine gennaio 2023, il 27 esattamente, la giunta Ambrosino, che aveva ricevuto in dote dalla precedente amministrazione uno stanziamento approvato di 2.600.000 € per il ripascimento dell’arenile e altri 700.000 per la messa in sicurezza del tunnel romano, adotta una delibera di indirizzo, che però viene resa pubblica solo il successivo 21 aprile, alla faccia della trasparenza amministrativa.
Qui la relativa delibera, pubblicata su Ponzaracconta e segnalata dalla stampa:
La Delibera in oggetto in formato .pdf: Delibera n° 13 del 27 gennaio 2023. Messa in sicurezza di Chiaia di Luna
Essa stabilisce “ di incaricare l’ufficio competente di adottare gli atti necessari per la predisposizione della procedura di dialogo competitivo, anche previa nomina di un supporto legale e tecnico esperto in materia, per la realizzazione dei lavori di messa in sicurezza finalizzati alla fruibilità del tratto di costa denominato Chiaia di Luna”.
C’è un cambio sostanziale di strategia, mai discusso con nessuno: l’obiettivo è privatizzare, per decenni, la gestione del tratto di costa più redditizio dell’isola.
L’ufficio competente cui è affidata l’operazione è quello per il quale aveva la delega Danilo D’Amico, consigliere già in quota Fd’I e arrestato lo scorso giugno, in flagranza di reato, mentre il dirigente è – era, perché ha opportunamente consegnato le sue dimissioni – l’ing. Pasquale Sarao.
I fondi, già ottenuti, vengono persi.
A giugno 2023, si presenta il progetto di dialogo competitivo all’Assemblea dei Giovani di Unindustria e a novembre, il 27, si dà notizia alla stampa che:
“ la giunta si è mossa affidando l’incarico al responsabile del settore Lavori pubblici, Ambiente e Patrimonio dell’Ente, di dare avvio alle procedure per l’affidamento della progettazione esecutiva dei lavori di messa in sicurezza del tratto di costa denominato Chiaia di Luna, di riqualificazione del tunnel romano di accesso e della realizzazione di una ulteriore via di accesso a Chiaia di luna, nonché della successiva gestione per finalità turistico-ricreative.
L’iter procedurale prevede tre fasi: presentazione delle domande di partecipazione da parte di competenti e titolati operatori; confronto con i candidati ammessi finalizzato alla individuazione e alla soluzione idonea a soddisfare le esigenze e gli obiettivi verso i quali ci si intende muovere; invito agli operatori economici partecipanti al confronto a presentare l’offerta contenente il piano economico finanziario, la bozza di convenzione, la specificazione delle caratteristiche del servizio e della gestione, oltre che delle varianti migliorative resesi necessarie sulla base degli esiti della conferenza dei servizi.”
Se ci fosse un’opposizione, sapremmo chi sono i professionisti e le ditte selezionate per il dialogo competitivo: e potremmo avere delle sorprese, dall’esame del carteggio, della bozza di convenzione, delle caratteristiche del servizio e della gestione…
In giro per l’isola, a Cala dell’Acqua, a Cala Feola e in altri posti, piccole attività sopravvivono, in modo precario e poco strutturato, approfittando, poco e male, delle opportunità offerte della stagione turistica.
Qualche giorno fa, a Ponza, ho chiesto ad un amico come mai nessuno avesse pensato di piazzare, a Chiaia di Luna, delle piattaforme galleggianti, a distanza di sicurezza dalla costa, e sfruttarle: mi ha risposto di averlo chiesto all’amministrazione, ma gli è stato detto che intendono privatizzarla.
Chiaia di Luna sembra essere destinata a diventare una riserva di caccia privata.
Ma, nel frattempo, il consigliere ai Lavori pubblici, D’Amico, è stato arrestato, il dirigente del settore, Sarao, ha dato le dimissioni, l’Assessore all’Urbanistica ha dato le dimissioni ed è passato all’opposizione e il vicesindaco, con deleghe a Demanio e Portualità si è dovuto assentare, definitivamente, per improrogabili impegni a Roma: se n’è accorto proprio il 12 agosto…
Per ora, Chiaia di Luna e i Ponzesi, forse, l’hanno scampata.
arturogallia
21 Agosto 2024 at 09:43
Grazie per il chiarimento e le varie informazioni, che effettivamente mi ero perso.
Già solo per questa vicenda l’Amministrazione dovrebbe fare una riflessione interna sulla bontà del proprio operato.
La cosa incredibile, poi, è che nei vari siti, blog, social d’informazione turistica si parla sempre di Chiaia di Luna come una delle spiagge più belle dell’isola se non del Mediterraneo e, sempre, si chiosa “però è chiusa e inaccessibile”. E se osservate la localizzazione dei post social che riguardano Ponza, almeno la metà indicano Chiaia di Luna (o lo specchio di mare antistante) come uno dei più fotografati, apprezzati e visitati.
A proposito delle piattaforme galleggiante, fosse per me le metterei anche davanti alle Piscine Naturali, a Cala Inferno e a Cala Gaetana, dandone la gestione in concessione regolare.
Straparlo e dico cose senza senso, è il caldo agostano, abbiate pazienza…