Racconto storico breve di Fabio Lambertucci
Presentazione dell’Autore
“Negli anni Ottanta un liceale romano partecipa a tre eventi epocali che lo matureranno…”
Alle ragazze e ai ragazzi della Sezione H
del Liceo Scientifico Statale “C. Cavour” di Roma
Roma, piazza San Giovanni in Laterano, giovedì 13 giugno 1984.
Oggi non c’è scuola. Due giorni fa è morto il segretario del Partito Comunista Italiano Enrico Berlinguer, il solenne funerale si terrà a San Giovanni e si prevede l’arrivo di un milione di persone. Io, studente liceale, abito vicino a piazza dei Re di Roma e ho deciso di assistervi. Non sono comunista però ammiravo la persona e le sue coraggiose scelte politiche.
La piazza, sotto il sole, è già bella piena quando arrivo. Un grande palco è stato allestito davanti al palazzo del Vicariato, vi campeggia una gigantografia di Berlinguer e sventolano molte bandiere rosse listate a lutto. Vedo anche quelle della Pace, di Democrazia Proletaria e una della Palestina. Gli altoparlanti diffondono lo struggente Adagio in Sol minore di Remo Giazotto. Salgo sul basamento del monumento di San Francesco e da lì scatto delle foto, una mia grande passione. In cielo volteggia un elicottero della Rai per le riprese aeree.
Il corteo per Berlinguer in viale dei Fori imperiali, 13 giugno 1984
Quando il carro funebre, seguito dal corteo dei familiari, dei dirigenti del Partito, dei Gonfaloni e delle corone di fiori rossi, svolta da via Emanuele Filiberto e partono gli applausi, i pugni chiusi, i cori “En-ri-co, En-ri-co!” e il canto “Bandiera Rossa” è veramente un momento di autentica e intensa commozione.
A tenere il discorso è il presidente della Camera dei deputati Nilde Iotti e il presidente della Repubblica Sandro Pertini rende al feretro un sentito omaggio. La folla oceanica è in tripudio.
Sto fotografando quando mi finisce nell’obiettivo una bella ragazza bionda con l’aria molto triste. Ha in mano una copia de “l’Unità”. Sta piangendo. Mi commuove, ma in un attimo scompare nella calca. Era una ragazza vera o è stato solo un miraggio?
Roma, piazza della Repubblica (o piazza Esedra), sabato 16 novembre 1985.
Era dai tempi del ’68 che non si vedeva un movimento degli studenti così ampio. Centomila studenti di tutta Italia a Roma per protestare contro la Finanziaria del capo del governo Bettino Craxi e del ministro del Tesoro Giovanni Goria che prevede l’aumento delle tasse scolastiche a fronte di strutture sempre più fatiscenti.
I giornali ci chiamano “I ragazzi dell’85”. Con i miei compagni di classe percorriamo in corteo, senza simboli di partito, via Nazionale per arrivare a piazza del Popolo. Nei cori viene contestata il ministro della Pubblica Istruzione Franca Falcucci. Noto uno strano studente che sta annotando gli slogan con una penna stilografica! Arriviamo in piazza sotto un forte temporale. Così il possibile scontro con quelli del Fronte della Gioventù che volevano infiltrarsi nel corteo si dissolve.
Mentre attraverso la piazza per prendere la metro a piazzale Flaminio per un secondo scorgo la ragazza dei funerali di Berlinguer: con i capelli bagnati è ancora più bella! Nel caos del fuggi fuggi la perdo di vista. Mi assale ancora il dubbio: è reale o è solo frutto della mia immaginazione?
Roma, piazza del Popolo, sabato 6 maggio 1989.
Oggi manifestazione nazionale del PCI, a piazza del Popolo parlerà il segretario Achille Occhetto.
Piazza del Popolo, 6 maggio 1989 Manifestazione nazionale Fgci e PCI, sul palco Gianni Cuperlo, segretario Fgci, e Achille Occhetto, segretario generale del PCI (Foto di Fabio Lambertucci)
A seguire concerto del grande cantautore Francesco De Gregori. Ho già ascoltato il suo ultimo album “Mira Mare 19.4.89”, un manifesto politico sui nostri giorni che mi è molto piaciuto, ormai condivido quella visione del mondo.
Dopo i discorsi di Gianni Cuperlo della Fgci e di Occhetto, De Gregori apre il concerto con “Dottor Dobermann”, una violenta satira contro i baroni della Sanità. Quello della canzone è un medico obiettore di coscienza all’aborto che però pratica in segreto arricchendosi. Seguono il classico “Titanic” e “Nero”. Intanto scatto foto.
Arriva “A Pa’” dedicata al grande poeta Pier Paolo Pasolini, assassinato: “E voglio vivere come il giglio nei campi/ Come gli uccelli del cielo campare/ E voglio vivere come i gigli dei campi/ E sopra i gigli dei campi volare” – canto con lui. Dopo “Sotto le stelle del Messico a trapanar” ecco le nuove “Miramare”, “Venite bambini parvulos” e “Vento dal nulla”, storia di due spiantati che vivono alla giornata forti del loro amore. La prima è una canzone ecologista, sull’inquinamento dei mari e gli incendi delle foreste, la seconda tratta dell’infanzia violata e abusata. Poi i classici “Generale”, “Pablo” e “Santa Lucia” e la nuova “300.000.000 di topi” che denuncia la corruzione della mafia dei colletti bianchi. “La leva calcistica della classe ’68” mi è cara anche perché il 1968 è il mio anno di nascita; poi De Gregori canta le nuove canzoni “Cose” e “Lettera da un cosmodromo messicano”. Conclude con “Cercando un altro Egitto”, “Capataz”, “Il canto delle sirene” e “Rimmel”. Ultima canzone è “La Storia”: “La Storia siamo noi… siamo noi questo piatto di grano…”. Grande commozione del pubblico, anche noi, nel nostro piccolo, facciamo la Storia! Sventolio di bandiere rosse.
All’improvviso la vedo, ha in mano “l’Unità”, è lei! Mi avvicino velocemente e le chiedo a bruciapelo:
– Dove sei stata finora? Sono anni che ti cerco.
– Sono sempre stata qui! – mi risponde sorridendo.
– Chi sei?
– Vogliamo scoprirlo insieme?
– Sì, ti va di salire al Pincio? – la invito.
– Certo, andiamo…
Fine
Di Fabio Lambertucci (2024)
Sandro Russo
21 Agosto 2024 at 06:48
I funerali di Berlinguer. Per me la fine di un’epoca, una specie di “punto e a capo” (…and not for better).
Sul sito c’è un video molto bello che fa vedere Piazza San Giovanni, alla fine dei funerali di Berlinguer, le pagine di giornale con la notizia della morte, che volano nel vento…
Marcello Mastroianni già vecchio, parla della Memoria, in un film di Veltroni (una sequenza di poco più di un minuto)
https://www.ponzaracconta.it/2022/05/25/per-i-centanni-di-enrico-berlinguer/
Sandro Russo
22 Agosto 2024 at 06:07
Fabio Lambertucci, persona notoriamente schiva, ha ricevuto privatamente dei commenti al suo racconto, che gli ho chiesto di rendere pubblici.
Eccoli:
1) Stefano, geologo di Roma: “Carino”;
2) Stefano Cecini: “Grande”;
3) Ivano, ex bancario di Civitavecchia, scrittore: “Bel racconto”;
4) Adriana, funzionario assicurazioni Roma”: “Emozionante, applauso
5) Lorenza, neuroscienziata Univ. Tor Vergata: “Mamma mia… che mi hai fatto ricordare. Ho la pelle d’oca! C’ero anch’io in quella piazza! Grazie Fabio!”.
Grazie e ciao, Fabio.
La Redazione
22 Agosto 2024 at 06:19
Estrapolato dal racconto di Fabio Lambertucci, sul sito è stato pubblicato, nella serie “Una canzone per la domenica”, parte del video del Concerto di Francesco De Gregori, a concludere la manifestazione del PCI, a piazza del Popolo: “La notte delle sirene” Roma, sabato 6 maggio 1989.
https://www.ponzaracconta.it/2024/08/18/una-canzone-per-la-domenica-309-de-gregori-da-la-ragazza-che-leggeva-lunita/