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A pensarci bene l’estate che stiamo vivendo è perlomeno anomala. C’è nell’aria come un senso di stanchezza, di perdita di speranza. Anche Ponza vive questo clima di attesa delusa. Sarà il clima particolarmente torrido – il warning del Ministero della Salute è di ieri, diffuso da Sandro Romano della Protezione Civile -, sarà il calo vistoso delle presenze turistiche, assieme ai tanti problemi irrisolti, ma l’atmosfera non è solitamente gioiosa. Non ultime le notizie non buone dal fronte della ristorazione e del primo soccorso isolano.
Forse bisognerebbe reinventare le vacanze, come suggeriscono i contributi proposti da Sandro Russo, e riferentisi a Aci Trezza e a Procida, dove non basta contentarsi del mare e delle bellezze del paesaggio, ma è utile approfondire storia e l’umanità dei luoghi. Come, però, dimenticare le tragedie che il mondo sta vivendo? Basti solo ricordare, come fa Guido Del Gizzo, che rievoca nel 79° anniversario lo scoppio della bomba atomica di Hiroshima, fatale inizio dell’era moderna, al quale si riallaccia Fabio Lambertucci, che approfondisce la tragedia di Gaza. Che si va ad aggiungere alla guerra in corso in Ucraina.
Così come fanno pensare le similitudini di Franco De Luca, tra la cura di eliminare e pulire dei fiori secchi caduti delle boungaville e la forza del potere che condiziona sempre più e irregimenta le nostre vite, la cui libertà va restringendosi sempre più. A tal proposito va anche detto che molti condizionamenti sono da noi accettati supinamente e senza pensarci, facendoci credere di soddisfare dei bisogni reali, mentre sono solo indotti.
In questo quadro di contrasti e di ansietà, la cura del proprio giardino e di fiori & piante, come racconta Sandro Russo, possono dare un momento di pace e di serenità, così come possono aprire nuovi orizzonti la lettura in chiave ecologica delle Metamorfosi di Ovidio, specie se suffragati dagli interventi di grande interesse di Stefano Mancuso, neurobiologo vegetale.
Altro spazio allo spirito sono offerti dalla serie delle Love letters, questa settimana scambiate tra Geltrude Stein e Alice Toklas.
Per tornare alla nostra isola, il nostro “sismografo” Franco De Luca, ci offre deliziosi quadretti che riecheggiano antiche costumanze (leggi qui) o attraverso una “coppia di difficile convivenza”, uno spiraglio sull’intolleranza che si manifesta anche tra le mura domestiche, prendendo a pretesto una forte miopia.
Nella settimana è venuta a mancare Erina Aprea, all’età di 78 anni. Ai familiari le mie personali condoglianze e quelle di tutta la redazione.
Buone notizie arrivano per i finanziamenti da parte della Regione Lazio per la messa in sicurezza di Cala Fonte, dopo la recente frana che per fortuna non ha causato danni alle persone.
Molte, poi, le manifestazioni musicali che sono in svolgimento, anche in vista della festività della Madonna Assunta di Ferragosto, che si celebra a Le Forna.
Il nostro attore isolano, ormai famoso in Italia e all’estero, Francesco Cordella, ha presentato con grande successo la sua opera “Genesi”, ispirata alle opere di William Blake e del Conte di Saint Germain, in cui manifesta la sua enorme preoccupazione per l’umanità e il destino della Terra.
La cantante Nada, storica frequentatrice delle nostre isole, ha allietato con le sue canzoni sempreverdi le serate isolane.
A Le Forna, invece, in occasione sempre della festività della Madonna Assunta, il 16 agosto sarà organizzata la Sagra del pesce, mentre sabato 17 si svolgerà una serata di musica live con Giuliano & Michela. Ieri sera invece hanno dato spettacolo con la loro musica sotto le stelle, in occasione della Notte di San Lorenzo, Maddy & Benny.
Vorrei ricordare, con menzione speciale, l’opera di Alessandro Romano che ogni giorno della settimana ci aggiorna sulla situazione meteorologica delle nostre isole. Un’opera meritoria e utile che ha come riflesso piacevole la capacità di attrarre bellissime foto che vengono proposte con grande partecipazione e quasi a gara, arricchendo l’immagine dei nostri luoghi.
Bixio, come è ormai conosciuto da tutti noi e che così si firma, anche questa settimana, con due interventi si sofferma sugli anni struggenti della sua giovinezza, raccontando il dramma di quanti erano costretti ad “emigrare” per motivi di studio o di lavoro, ma portando sempre nel cuore l’isola e i suoi abitanti: Essere Ulisse e Quann’ereme giuvene nuie. Possono apparire delle semplici e lamentose osservazione di un vecchio che rimpiange il buon tempo antico. Bixio, mio amico e compagno d’infanzia, in effetti racconta tutto lo scoramento di chi ha conosciuto un’altra Ponza, più povera, umile e spontanea, ma più felice, della quale non resta quasi più nulla.
La settimana è chiusa con il ricordo da parte di Sandro Russo di un evento svoltosi proprio il 10 agosto, ma del 2012.
Il nostro sito aveva pochi mesi di vita e raccoglieva tanto entusiasmo. Dopo una partecipata raccolta di firme, sottoscritte anche da personalità del mondo dello spettacolo in vacanza, organizzammo la serata conclusiva per promuovere come Sito del Cuore F.A.I. il nostro Faro della Guardia.
Fu una serata memorabile con interviste al sindaco e ai fanalisti, con interventi dei redattori e la proiezione di un documentario girato del “neo-regista” Sandro Russo. Attorno al Faro, tra i nostri simboli identitari, sembrava raccogliersi la volontà di costruire un nuovo futuro.
Sono passati gli anni, ben dodici che, nel metro isolano, corrispondono ad una epopea. Ponza Racconta ha attraversato difficoltà, ma ha collezionato anche tanti successi, riscuotendo interesse, purtroppo spesso tra i non ponzesi.
Su tutto questo noi redattori ci confrontiamo quotidianamente, cercando di inventare nuove vie per promuovere il nostro territorio, mossi solo dall’amore e dalla speranza di dare almeno un piccolo contributo alla sua crescita culturale. E, nonostante una sorta di stanchezza, quasi inevitabile, non demordiamo e continuiamo ad impegnarci, con l’augurio che le nuove leve possano e vogliano sostituirci.