Ischia

Casamicciola, avviato il cantiere per ricostruire la chiesa di Sant’Antonio da Padova

di Giuseppe Mazzella di Rurillo

 

È stato inaugurato oggi, nel comune di Casamicciola Terme, il cantiere per i lavori di consolidamento e restauro della chiesa di Sant’Antonio da Padova.

Si tratta del primo intervento avviato di ben 17 programmati nel Piano di recupero delle chiese e degli edifici di culto danneggiati dal sisma del 2017, così come rimodulato con l’ordinanza speciale n.6 del 23 dicembre 2023 dal Commissario Straordinario per la ricostruzione Giovanni Legnini.
E nella stessa giornata è arrivato anche il via libera della Conferenza speciale dei servizi ad altri due progetti esecutivi per il recupero delle chiese di Santa Lucia e San Domenico nel comune di Forio.

Questi tre importanti interventi di recupero e restauro, insieme a quelli previsti per San Pasquale Baylon a Casamicciola e San Giuseppe al Fango a Lacco Ameno, muniti già di progetto e finanziati per 5 milioni di euro, saranno i primi ad essere cantierizzati nei prossimi mesi. Un decisivo passo in avanti nell’ambito della ricostruzione pubblica post sisma a Ischia, sancito proprio con l’avvio del primo cantiere in Via Cumana per i lavori di recupero e restauro della chiesa di Sant’Antonio da Padova.
Tale intervento, originariamente previsto nell’ordinanza n.15 del 14 gennaio 2021, è stato successivamente integrato e, sulla base del progetto esecutivo trasmesso dal Segretariato regionale del Ministero della cultura per la Campania e recepito il 26 settembre scorso dalla Struttura commissariale, il contributo è stato definitivamente fissato a 700 mila euro.

Il soggetto attuatore dell’intervento è la Diocesi di Ischia, mentre la ditta esecutrice dei lavori è La.Re.Fin. Srl. Gli interventi, che prevedono tra le altre cose l’abbattimento dell’attuale solaio di copertura in ferro, sostituito con uno in legno, e delle volte in gesso sottostanti in quanto ritenute poco sicure, il restauro delle murature e degli intonaci, la pulitura della pavimentazione, del rivestimento lapideo a vista, nonché il rispristino dell’illuminazione, dovranno concludersi per metà aprile prossimo. E il Commissario Straordinario dovrà garantire un monitoraggio costante delle attività e del cronoprogramma, assicurando il rispetto dei tempi necessari per l’adozione di pareri, autorizzazioni e ogni altro atto utile all’avvio e alla conclusione delle attività.

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