a cura della Redazione
.
Da la Repubblica (cronaca nazionale), edizione odierna
Sedicenne stuprata a Ponza mentre va a gettare i rifiuti
di Clemente Pistilli
La ragazza era davanti alla sua casa. Il giovane che l’ha violentata aveva precedenti
Denunciato un trentenne romano arrivato sull’isola per fare il cameriere
Quella di domenica scorsa per Manuel L., romano di 30 anni, doveva essere l’ultima sera da trascorrere a Ponza nell’appartamento messo a sua disposizione dai datori di lavoro. Era lì, in località “I Conti”, a metà strada tra il porto e Le Forna, insieme a due colleghi. Non aveva superato i due giorni di prova in un ristorante ed era stato anche trovato ubriaco. «Sei fuori, devi andar via», gli aveva detto il titolare dell’ultimo locale in cui aveva messo piede sull’isola, dove sarebbe approdato tramite un’agenzia interinale della capitale. Un’ultima notte diventata una notte d’orrore per la sua vicina di casa di 16 anni, stuprata dal cameriere.
La ragazzina, figlia di una coppia di origini romene, è arrivata nell’arcipelago pontino circa un mese fa. Il papà ha trovato lavoro come cameriere sempre in un ristorante e la mamma in un secondo locale come lavapiatti.
Dal racconto, ancora frammentario, fatto sotto shock e con l’aiuto di un interprete ai carabinieri, sembra fosse uscita dalla sua abitazione per buttare l’immondizia quando si è trovata davanti il 30enne. Il cameriere l’avrebbe spinta in casa e violentata. Mentre la sedicenne, tra lacrime e singhiozzi, telefonava alla mamma, lui si è subito cambiato i vestiti e avrebbe cercato di nascondere ogni traccia. I carabinieri hanno però fatto in fretta. Lo hanno bloccato, hanno raccolto le prime testimonianze e, attivato il codice rosso, lo hanno denunciato a piede libero e allontanato da Ponza con foglio di via obbligatorio, che gli impedisce di rimettere piede sull’isola per tre anni. La vittima è stata invece soccorsa dal 118 e, in eli-ambulanza, trasportata all’ospedale di Latina, dove è stata sottoposta anche ad accertamenti utili a cercare tracce degli abusi subiti.
La Procura di Cassino ha aperto un’inchiesta e Manuel L., con alle spalle precedenti per lesioni, furti e spaccio di droga, rischia l’arresto. «Cercheremo un’altra casa a quella famiglia. Non vogliamo che chi a sedici anni ha subito uno stupro debba vivere anche il trauma di dover tornare nell’abitazione dove si è consumata una simile violenza», assicurano a Ponza persone vicine ai familiari della vittima. Sgomento e rabbia sull’isola, piena di turisti, per quanto accaduto alla minore. «Arriva gente di ogni tipo tramite agenzie interinali, tantissimi da quartieri ad alta densità criminale », assicura un operatore turistico.
I carabinieri sono pronti a dare un giro di vite sul lavoro nero nel cuore della movida.
Integrazione notizie del 10 luglio (cfr. Commento della Redazione)
La Redazione
10 Luglio 2024 at 06:39
Supplemento di notizie sulla vicenda dalla pagina del Messaggero di ieri 9 luglio (nazionale, non cronaca locale), annessa all’articolo di base