Ambiente e Natura

Ponza e Ingeniero White, città gemelle

di Patricia Feola, del Centro Laziale Bahia Blanca (Argentina)

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Pubblichiamo il documento inviato dalla contributrice del sito Patricia Feola, dall’Argentina. Il testo è  trasposto ‘in chiaro’, mentre la versione originale, annessa in formato .pdf in fondo è ricca di foto esplicative.
La Redazione

Salve amici,
condivido con voi un riassunto di eventi locali che ho preparato in formato .pdf; se potete pubblicarlo su Ponza racconta.
Grazie mille

In amicizia
Patricia Feola

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“Emigranti ponzesi che non hanno mai perso i legami affettivi… per questo crediamo che è arrivato il momento di considerare il porto di Ingeniero White e l’isola di Ponza, regioni gemelle”

San Silverio e l’immigrazione ponzese a Ingeniero White
di Patricia Sandra Feola

Ciclo della Commissione di Riaffermazione Storica nella “Cooperativa dei Lavoratori”
Presentazione del Centro Laziale di Bahía Blanca, 10/06/2024,
in occasione della Giornata dell’Immigrato Italiano e dei festeggiamenti del 20 giugno nell’Isola di Ponza.

“Ringraziamo per la partecipazione il sig. Nicolas Bartolozzi e la sig.ra Lucia Velaustegui in rappresentanza del Comune di Bahia Blanca, il prete Adrian Martínez della Parrocchia La Santa Croce e i devoti di San Silverio, rappresentanti della comunità italiana e altre comunità, amici e pubblico generale…”
Inizia con un breve video realizzato con il patrocinio del Com.It.Es. di Bahia Blanca, “San Silverio, l’origine di una fratellanza, libro della scrittrice Susana Martos (2006),

https://drive.google.com/file/d/1Qdi2l6DYdv27C1JG-gfcy_jIhOlPBLbV/view?usp=drive_link

La presentazione in 33 diapositive riassume la storia degli immigrati che decisero di fuggire dall’Italia a causa della guerra, della crisi che si stava vivendo, della difficile situazione economica e della mancanza di lavoro, i motivi per cui decisero di emigrare e scelsero l’Argentina.

Tante storie simili, di uomini che hanno deciso di rischiare andando da soli in un paese così lontano, ma che era un luogo che dava loro la possibilità di lavorare la terra e il mare. In molti casi sono passati più di sette anni prima di poter portare la propria famiglia come riunificazione familiare.

Sono stati mostrati documenti di immigrazione, autorizzazioni a lasciare l’Italia, passaporti, atto di chiamate, tessere di controllo sanitario, ecc. La costruzione dell’Albergo degli Immigrati nel 1912. Il significato dei bauli dove trasportavano tutte le loro cose.

La signora Elsa Amor ha parlato di suo nonno, Silverio Feola, che venne con il fratello Aniellantonio (mio nonno), nel 1927. Dopo tanto lavoro acquistarono la barca “A presto”. Nel 1934 riportarono le famiglie rimaste a Ponza.
In quel viaggio vennero la madre e la zia di Elsa, Lucia e Gemma Feola, che all’epoca avevano 7 e 10 anni. Loro, quasi ottantenni, hanno lasciato stampato nel libro “San Silverio, l’origine di una fratellanza”, il ricordo di quegli anni in Italia senza figura paterna. Alcuni aneddoti, la sorpresa e la delusione all’arrivo a Ingeniero White, dove le case erano precarie, di legno, dipinte a colori forti con pittura ad olio avanzati dai pescherecci, molto diverse da quelle che avevano lasciato a Ponza.

La signora Liliana Ceci ha raccontato della sua famiglia, Romano – Aversano. Suo nonno Salvatore Romano, sua madre e sua zia, le gemelle Nelda e Nilda Cándida Romano. La festa di Santa Candida. L’affondamento del piroscafo Santa Lucia. L’incontro con la sua famiglia ponzese, con Mirella Romano, tramite le rete sociali.

Il signor José Califano, un ponzese arrivato a Ingeniero White quando aveva solo pochi mesi, insieme a sua madre Rita Aversano e suo padre Juan.
Suo padre e la guerra, il suo viaggio in Italia, e il suo ritorno in Argentina, la storia di suo padre, un esperto e conosciuto tessitore di reti.

Il signor Claudio Onorato, pescatore, ha parlato delle sue tre generazioni di pescatori. Il suo viaggio a Ponza nel 2017, e l’incontro con gli zii ed i cugini ponzesi.
Con grande tristezza ha condiviso con i presenti che i pescatori stanno attraversando un brutto momento. Il loro lavoro è stato compromesso dalla tempesta del 16/12/23 che devastò la città. Da allora non lavorano, perché due rimorchiatori hanno distrutto le loro barche da pesca. Quasi 90 pescatori e 400 famiglie sono senza lavoro e con un futuro incerto. La sua barca “San Antonio” è una delle tante barche che non vedremo mai più navigare nel nostro estuario.

***

Una stanza quasi interamente occupata. Un incontro che ha avuto molto impatto tra i presenti, Storie accattivanti, momenti emozionanti, che riassumiamo in poche parole:

“Emigranti ponzesi che non hanno mai perso i legami affettivi, è per questo crediamo che è arrivato il momento di considerare al porto di Ingeniero White e l’isola di Ponza, regioni gemelle”.

San Silverio e l’immigrazione ponzese a Ingeniero White. Patricia Sandra Feola. 10.06.2023.pdf

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