Ischia

Matteotti vive

di Giuseppe Mazzella di Rurillo

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Questa mattina abbiamo ricordato Giacomo Matteotti a 100 anni dall’assassinio per mano fascista, a Casamicciola in piazza della Marina davanti al monumento che ponemmo nel 1974 per iniziativa del segretario della Sezione Psdi Gino Barbieri. Come “Il Giornale d’Ischia” nel 1974 dichiaramente antifascista patrocinammo l’iniziativa. Sono stato redattore capo ed ultimo direttore responsabile. Vivente ho ricordato il mio maestro Franco Conte che allora presentò la manifestazione al tempo ostacolata dal sindaco Nicolino Barbieri della Dc.
Ho ricordato la nostra appartenenza all’anti-fascismo. Ho richiamato la “difesa della repubblica” 50 anni fa dopo la strage di Brescia e 50 anni dopo il risultato del voto europeo in Francia Germania Italia del 9 giugno.
Eravamo pochi ma mi fa piacere annoverare fra i presenti Gioacchino “Sanny” Iacono, 85 anni, allora consigliere comunale di opposizione – cosa diversa da minoranza – ed ho richiamato ad uno “spirito di opposizione di Governo per la ricostruzione”, punto per punto senza alcun timore, poiché abbiamo portato la libertà nel nostro Comune.
Ma negli ultimi trent’anni non abbiamo fatto il “presidenzialismo” a livello locale per volontà della “Sinistra”? Non abbiamo il sindaco “podestà”? Il presidente della regione “governatore” o “sceriffo”? Di chi è la responsabilità?
E se la Destra vuole il “premierato” perché non ci domandiamo chi è stato a volere questo?
Ho richiamato la Costituzione. La fedeltà alla Costituzione. L’impegno a correggere gli errori e andare avanti.

Immagine di copertina
La scultura che raffigura Giacomo Matteotti è opera di Giovanni De Angelis, famoso scultore di Ischia. È in pietra rocciosa ischitana della eruzione vulcanica del 1301.

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