di Francesco De Luca
“Cosa c’è di più bello che svegliarsi all’alba a Palmarola?” La domanda me la rivolge Dorotea. La risposta è scontata ma lei implicitamente mi vuole irretire col fascino che promana da quella visione. E me lo sottolinea perché mi sta indicando le suggestioni racchiuse in una vacanza trascorsa se si è immersi nel mare delle isole ponziane.
Dorotea e Andrea gestiscono una barca con cui effettuano vacanze per mare. Sono minicrociere, brevi tragitti, escursioni con soggiorno in barca. Intorno alle nostre isole.
Me ne parla Dorotea, con l’esuberanza che la caratterizza. Lei e il marito hanno fatto questa scelta di vita. Che li appaga. “Eccola lì… la vedi?” – mi dice. La barca staziona stabilmente a Cala Feola e in estate condividono questa loro passione con famiglie, con gruppi di persone, alle quali mostrano cosa significhi godere del mare in modo totale, immersi in esso. Con la complicità delle isole: Zannone e la sua natura boscosa, Palmarola, colorata e sorridente, Ponza, spigolosa nell’anima umana e accogliente in quella naturale.
Non sono qui per fare pubblicità. L’incontro con Dorotea mi ha spinto a scriverne.
Perché conosco l’attivismo, l’impegno sociale, il trasporto che mette in tutto il suo agire. Col marito e la figlia risiedono a Le Forna e lei rappresenta un punto fermo nella vita del borgo.
Ci tiene a rimarcare che a Ponza la loro barca è l’unica a realizzare questo tipo di vacanza estivo. In simbiosi completa con la vita dell’isola di cui, oltre alle bellezze naturali, pubblicizzano e fanno godere le particolarità culinarie (ma qui è Andrea, il marito, il vero ‘dominus’), e quelle dei liquori, che prepara lei stessa in inverno (col mirtillo, con le more, coi fichidindia).
Sono travolto dalla sua esuberanza. Mi dice degli ospiti, alcuni dei quali ogni anno sono loro ospiti, e poi dei delfini che incontrano (ha visto una manta gigante in un inatteso volo), delle suggestioni indotte dalla combinazione fra il cielo, la terra e il mare.
E pensare che Dorotea è nativa della Germania!
NdR: la foto di copertina è di Rossano Di Loreto
