Riceviamo in Redazione da Francesco Ambrosino, sindaco di Ponza, e pubblichiamo
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La Redazione, in tutti i suoi membri, si rammarica della piega che ha preso il dibattito sui recenti fatti, pur di cogente interesse ponzese.
Non era e non è nostra intenzione ospitare accuse, controaccuse e/o offese a chicchessia.
Chiudiamo qui l’argomento – che potrà essere continuato in altre sedi, così auspichiamo che sia -, con quest’ultimo articolo, dovuto, al sindaco di Ponza, Francesco Ambrosino.
Qualunque risposta o ulteriore intervento su questo tema non troverà ospitalità sul sito, perché esso non è la sede di pertinenza.
Ci scusiamo con i lettori e con le persone che possiamo aver involontariamente offeso, ma la decisione di non apporre blocchi o censure ai commenti è stata presa molto tempo fa, agli inizi del sito, e non ce ne siamo mai dovuti pentire. Speriamo di poter continuare così, fidando nella temperanza e nel buon senso di tutti.
La Redazione
Risposta a Del Gizzo
Il sig. Del Gizzo pone domande come se fosse un inquirente e come se Ponza Racconta fosse un Tribunale.
Qualcuno, con somma grazia, potrebbe informare il tizio che lui non ha né la competenza né l’autorevolezza per fare quelle domande? Vi ha spiegato la figura meschina che ha fatto in Regione, fortunatamente davanti a diversi testimoni Assessore regionale compreso, proprio per questo suo atteggiamento spocchioso, di chi crede di sapere e poi nei fatti è un emerito ignorante?
La famosa storia del porto che tanto millantava a destra e a manca si è infranta sulla triste realtà che l’amministrazione comunale da tempo segnalava.
I vizi c’erano e ci sono e non era certo la volontà degli insulsi amministratori attuali di affossare il progetto.
Oggi con queste domante poste così a caso, senza aver minimamente cognizione di quello che dice, pretende risposte?
Rischia la stessa identica sorte; evidentemente deve essere un suo recondito piacere essere sbugiardato.
Io rispondo unicamente per il punto in cui mi tira direttamente in ballo quale responsabile del Settore Finanziario, perché evidentemente le sconquassate finanze del Comune di Ponza non devono avere ombre. La SEP paga regolarmente i cespiti che ha in affitto dal Comune. Spesso, molto spesso, queste somme vengono compensate con i debiti che il Comune ha con società per i consumi della pubblica illuminazione.
Tutto chiaro e cristallino… con ovvia evidenza nella documentazione contabile dell’Ente.
Su questo specifico punto, ma anche su tutti gli altri, il sig. Del Gizzo è fuori strada. Credo debba iniziare a prendere in seria considerazione la verifica delle fonti e chi gli fornisce queste pseudo-informazioni. Diversamente rischia – lui, ma anche chi permette e ospita questi scritti diffamatori (sul punto la giurisprudenza è chiara) -, di dover rispondere di queste accuse o affermazioni palesemente false.
Saluto, non interverrò più, perché come diceva un amico “la risposta è una notizia data due volte”, e certamente non è mia intenzione alimentare questa sterile ed inutile vicenda che arricchirebbe solo la boria di qualcuno.
Francesco Ambrosino
