di Rosanna Conte
Il convegno Ponza, Isola della Costituzione, svolto il 18 e 19 maggio nella nostra isola, ha posto in discussione un tema che costituisce un passo avanti nelle nostre riflessioni sul confino politico a Ponza e ci consente di iniziare un percorso gravido di risvolti.
Intanto i due argomenti sono così strettamente connessi che le mattonelle che sono state affisse e quelle che lo saranno per ricordare luoghi specifici e significativi del confino avranno il logo con la scritta Ponza, Isola della Costituzione.
Iniziata col gradito saluto del sindaco, Francesco Ambrosino, la due giorni è stata aperta e chiusa dagli gli interventi dei professori Giancarlo Monina e Claudio Natoli che hanno ripercorso le biografie di due padri costituenti confinati a Ponza, Lelio Basso e Umberto Terracini. Il prof. Antonello Ciervo ha rilevato l’importanza di Basso all’interno della Costituente, mentre Umberto Migliaccio ha proposto un bello excursus fotografico su Lelio Basso arricchendo le riflessioni sul confino ponzese.
Alcuni momenti degli interventi di Umberto Migliaccio e Giancarlo Monina
La prima mattinata si è conclusa a cura del Centro Studi con l’illustrazione della figura di un terzo padre costituente, questa volta non confinato e pienamente ponzese, Ezio Coppa, il cui ricordo rischia di cadere nell’oblio, ripercorrendo alcune tappe della sua biografia e rilevando aspetti specifici dei suoi interventi in Costituente.
Nel primo pomeriggio, con la partecipazione anche degli alunni dell’ITT “Filangieri” sono state affisse in due luoghi le mattonelle col logo di Ponza, Isola della Costituzione: alla punta del molo, dove sono sbarcati tutti i confinati, e all’abitazione del prof. Ezio Coppa a cui le tante amministrazioni del comune, in cui è nato e dove è sepolto, non hanno mai pensato di dedicare una strada o affiggere una lapide.
L’inaugurazione della mattonella alla punta del molo Musco
con gli interventi di Rosanna Conte e Umberto Migliaccio
L’inaugurazione della mattonella dedicata ad Ezio Coppa
Dopo un breve percorso lungo le strade del confino, nella sala polifunzionale, la prof.ssa Lidia Piccioni ha introdotto la proiezione del docufilm Voci dal confino sottolineando la sua rilevanza nella diffusione della conoscenza storica correttamente ricostruita.
Un momento del percorso lungo le strade del confino
particolare della locandina ‘Voci dal confino’
Sabato mattina il prof. Guido D’Agostino, con un ampio discorso, ha seguito il percorso dell’antifascismo dalle sue origini alle articolazioni successive nella resistenza partigiana, che ha avuto i primi momenti nelle Quattro giornate di Napoli, ed è infine approdato alla Costituente dove le diverse generazioni antifascisti, provenienti da diverse ed opposte ideologie, hanno prodotto una Carta condivisa, senza mai scendere a compromessi, definibile come spazio dei diritti aperto verso il futuro.
L’intervento successivo di Anna Balzarro dell’IRSIFAR, delineando i legami archivistici utili alle ricerche sul confino di polizia, ha messo in evidenza la necessità di recuperare al più presto l’archivio comunale di Ponza.
Il convegno si è chiuso, come già anticipato, con la lunga biografia di Umberto Terracini, presidente della Costituente, a cura del prof. Claudio Natoli.
Il convegno era stato pensato e strutturato come inizio di un percorso di riflessione sulla Costituzione che ne evidenziasse uno degli aspetti, spesso sottovalutati se non taciuti, legati alla nascita della nostra Carta Costituzionale che molto spesso, in maniera erronea, è collegata alla sola guerra partigiana.
In Assemblea erano presenti antifascisti della prima ora, che avevano trascorso il ventennio fra carceri e confino, partigiani ed anche personalità estranee ad ambedue i gruppi come i qualunquisti, che erano in gran parte monarchici e nostalgici che non avevano voluto rimanere fuori da quanto stava accadendo, senza contare i giovani che, vicini ad ambienti resistenti, per ragioni di età non avevano partecipato alla lotta armata.
E’ stato un lavoro di 18 mesi in cui il confronto serrato fra persone di diverse ideologie, consapevoli dell’alto compito che stavano affrontando, ha sempre cercato di giungere a votazioni di larghissima maggioranza su decisioni condivise lasciando uno spazio aperto ai nuovi diritti che l’evoluzione della società avrebbe individuato.
Rom, 27 dicembre 1947: la firma della Costituzione
I temi affrontati e le argomentazioni a sostegno o contro le proposte, presenti nei verbali dell’Assemblea Costituente, ci fanno toccare con mano lo spessore morale, culturale e politico di quei deputati.
Fra essi c’erano 29 confinati passati per Ponza: 26 quando era Colonia confinaria (1928-1939), 1 quando fu Campo di concentramento (1942-1943) e 2 , separatisti siciliani, dopo la liberazione visto che il confino fu abolito solo nel 1956.
La nostra attenzione va verso il primo gruppo che rimase sull’isola più a lungo ed ebbe modo di instaurare rapporti con altri confinati, anche appartenenti a partiti diversi, dando luogo a riflessioni che proiettandosi nel futuro, immaginavano una società in cui la libertà, la solidarietà, i diritti umani, civili e politici fossero alla base della convivenza. E’ questo il nucleo forte di valori intorno al quale hanno combattuto ed è su questo nucleo che è stata costruita la Costituzione della repubblica italiana.
E questi valori avevano una radice anche in chi non aveva preso posizione contro il fascismo, come accade con Ezio Coppa. Pur essendo un fedele monarchico, sostenne in maniera convinta la forma parlamentare democratica della repubblica. Per lui la libertà era fondamentale, e andava utilizzata non per gli interessi del singolo, bensì per esercitare la solidarietà a vantaggio dei disagiati perché il fine della Repubblica doveva essere la giustizia sociale. Egli guardava, quindi, alla società e agli interventi possibili per migliorarla e voleva una scuola educativa, plurale, inclusiva e partecipata tanto che fondò, nel dicembre del 1946 con altri illustri docenti e politici l’ A.N.S.I. (Associazione Nazionale Scuola Italiana) che tuttora forma docenti secondo i suoi principi fondativi.
C’è molto materiale su cui riflettere, quindi.
E’ per questo che svilupperemo la focalizzazione sulla Costituzione repubblicana nei prossimi lavori e la condivideremo con la Rete Isole di Confino in modo da ampliare lo sguardo e approfondire le riflessioni.
Fabio Lambertucci
28 Maggio 2024 at 21:03
Applauso alle iniziative storiche della prof. Rosanna Conte. Mi ha fatto molto piacere rivedere la prof. della Sapienza Lidia Piccioni della quale da studente seguii un seminario sulla storia di Roma nell’Otto-Novecento quando era ricercatrice di Storia contemporanea presso la cattedra del compianto prof. Ferdinando Cordova. Saluti. Fabio Lambertucci