Riceviamo in Redazione la versione di Piero Vigorelli, ex sindaco di Ponza, e volentieri pubblichiamo
Il riferimento è al nostro articolo di ieri l’altro (15 maggio): Bandiere Blu, eterno tormento per Ponza
Uno dei principali criteri per la Bandiera Blu è (giustamente) il sistema fognario e di depurazione. Basta un solo scarico diretto al mare e addio bandiera blu.
Non vorrei insistere sulla situazione di Ponza a tal proposito, perché tutti i Ponzesi la conoscono bene.
Fino al 2015 le fogne e il depuratore erano competenza del Comune. che aveva i suoi sei fontanieri per l’emergenza e un “diavolo” addetto al depuratore di Giancos, che cercava di evitare al Comune una grandinata di multe, riuscendoci miracolosamente solo in parte e non per sua colpa.
Passare la gestione ad Acqualatina, oltre ad esserlo obbligati dalla sinistra Regione (Zingaretti), mi è sembrata una buona cosa in termini di risparmi milionari di soldi per il Comune e di fine delle responsabilità dirette in capo al Comune e ai suoi dirigenti.
Devo dire che all’inizio Acqualatina ha ben lavorato. Ha sistemato tutte le pompe di sollevamento specie a Le Forna (dove qualcuno aveva pure rubato gli aggeggi per il controllo da remoto, forse pensando fossero un telefonino), ha riadattato il depuratore di Le Forna che era fermo dal 2001, ha fatto lavori di emergenza, ha predisposto un progetto per un nuovo depuratore a Giancos, ha assunto 5 fontanieri comunali (con aumento dello stipendio), ha pagato tutte le multe del depuratore (di 9-10.000 euro a botta)…
Nel 2017 sono arrivati Ferraiuolo e il prode Pellegrini.
Per fare la guerra (perdente su tutta la linea) ad Acqualatina sul dissalatore, hanno fatto la guerra anche al progetto del nuovo depuratore. E’ finito in un cassetto del sindaco e lì è rimasto.
Addio Bandiera Blu, nonostante le ingenue esplorazioni di Luigi Pellegrini.
Spero che il tormento non diventi un tormentone e che Comune e Acqualatina si sbrighino per sistemare le fogne che non vanno e per realizzare il nuovo depuratore, con le moderne tecnologie e non con i fanghi, che deve poter funzionare con una popolazione di 20.000 abitanti (estivi), mentre ora depura per scarsi 8.000.
Sandro Russo
17 Maggio 2024 at 07:29
Da profano “comune cittadino” ho sempre pensato che il banco di prova più arduo per un’amministrazione comunale fosse la gestione dei rifiuti e delle fogne, terreni certo poco gloriosi, bassi e ‘sporchi’ quanto si vuole, ma alla base della credibilità per qualunque successiva proiezione verso le “politiche alte”, quelle che fanno “passare alla storia” un’amministrazione.
Di Vigorelli rispetto la competenza ed efficienza nella gestione della cosa pubblica, per il tempo in cui è stato alla guida del Comune; meno il modo di argomentare. Nello specifico dà addosso al “prode Pellegrini” che secondo me ha avuto il merito di alzare il velo (ingenuamente?) su una problematica di cui nessuno voleva parlare, mentre evita, Vigorelli, di dare la sia pur minima risposta sull’altro punto del mio commento. Se qualcuno dell’attuale Amministrazione – distratta da altre urgenze e interessi – si stia interessando a portare avanti l’impegno (questo sì “glorioso”!) di far arrivare a Ponza l’agognata bandiera blu.
Luigi Pellegrini
17 Maggio 2024 at 16:33
Caro Piero,
Ho letto e ti rispondo.
Era da tanto tempo che non avevo più tue notizie; mi rattristava l’idea di immaginarti del tutto fuori dalla scena. Avevo provato a chiedere in giro ma nessuno ha più tue notizie da quando facevi il sindaco di Ponza.
Bei tempi quelli, eh? Ricordo che si mettevano tutti, o quasi tutti, sull’Attenti! quando passavi. Beh, ne è passato di tempo… e ora “Il vento è cambiato”. E non mi riferisco all’antologia di racconti di fantascienza scritti di Isaac Asimov, ma ai tuoi ex ragazzi che da te hanno ereditato ben poco, quasi nulla. Grazie a Dio.
Poi oggi, un amico mi ha informato di un tuo commento apparso su questo sito. Ho gioito nel saperti ancora attivo e la cosa mi rende felice. Mi rammarica però constatare che mentre col passare degli anni molti diventano più saggi, per te non è stato così.
Poiché dallo scritto mi pare di capire che le tue facoltà intellettuali sono rimaste integre, provo a spiegarti come sono andate le cose in merito al mancato ottenimento della Bandiera Blu a Ponza. Mi pare di intendere, nel tuo commento, un grande “rodimento” per non averla mai conquistata durante i tuoi cinque anni di mandato.
Al tempo, il tuo pessimo carattere e alcune inappropriate considerazioni, inasprirono i vertici della FEE (Foundation for Environmental Education) tanto che, come delegato al problema con la successiva Amministrazione, per poter dialogare con loro fui costretto a dissociarmi dalle tue posizioni.
Tuttavia, anche se tu hai continuato a denigrare me e l’amministrazione Ferraiuolo, come il tuo solito, noi abbiamo lavorato sodo per il bene della nostra isola considerando il tanto agognato vessillo un ambito riconoscimento internazionale.
E ci siamo andati molto, molto vicini, credimi!
Certo è che potevi darci una mano, anziché sbraitare le tue ragioni. Del resto era importante portare a casa il riconoscimento, non l’amministrazione che l’aveva ottenuto. Ma questo concetto non credo che tu riesca a capirlo.
Ciao amico/nemico di tempi migliori, mi ha fatto piacere sentirti ancora bene.
Luigi Pellegrini
Piero Vigorelli
18 Maggio 2024 at 06:41
Caro Luigi,
vedo che la fantasia con la quale scrivevi i comunicati dell’amministrazione Ferraiuolo non è venuta meno, e ne fai sfoggio con questo tuo commento a pera.
Non ho mai rosicato sulla Bandiera Blu, per il semplice motivo che sapevo fosse inutile provarci, avendo Ponza fogne a cielo aperto e un depuratore malconcio.
Quando, nel 2013, mi è arrivato il malloppo con tutte le richieste di informazioni, ho capito al volo che non c’era trippa per gatti, l’ho chiuso e mandato agli “atti”, in archivio. Idem negli anni successivi, anche se la situazione fognaria era un po’ migliorata grazie ai primi interventi di Acqualatina.
Noto anche che la tua fantasia è esplosa al punto di inventarti di sana pianta miei contatti con i vertici della FEE, con i quali non ho mai avuto a che fare, neanche con una telefonatina o un messaggino.
Qui ti sei superato – caro Luigi – conquistando l’Oscar come migliore attore protagonista, dove ti si vede impegnato a dissociarti in sede FEE dalle mie “inappropriate considerazioni”, che non ho mai avuto il piacere di esternare.
Un secondo Oscar – quasi quasi superi Avatar – l’hai vinto per la ballistica sceneggiatura, dove in perfetto stile cinematografico americano, il finale di un film tappezzato di morti scannati è sempre dolce (tipo: e vissero felici e contenti). Nel tuo film fantasy, tu saresti stato vicinissimo a conquistare l’agognato vessillo. Ma mi faccia il piacere!
Post Scriptum.
Intervengo poco sulle vicende di Ponza, che seguo sempre con attenzione. Lo faccio su Facebook o su Ponza Racconta. Sei tu che non te ne accorgi, perché la tua fantasia vola altrove.
Nota Bene.
Nel 2013 e seguenti, con me Sindaco, a Ponza sono state attribuite “4 Vele” (prima erano tre) da istituzioni più rappresentative quali il Touring Club e Legambiente. Qui non c’erano malloppi da riempire. I loro emissari venivano a Ponza, e stabilivano il verdetto.
A proposito, forse a causa di tue “inappropriate considerazioni”, le Vele sono ritornate ad essere 3.
Quindi niente Bandiera Blu e una Vela in meno. Alleluja!
La Redazione
20 Maggio 2024 at 08:47
Luigi Pellegrini precisa alla redazione e ai lettori che la diatriba tra Vigorelli e Mazza avvenne in privato; che fu proprio Mazza a rivelargli che non voleva aver a che fare con Ponza per via di uno scambio di pareri con Vigorelli. E che lui dovette spiegargli che l’amministrazione era cambiata e nulla più condivideva con la precedente.
Per il resto Pellegrini manifesta l’intenzione di non voler dimostrare più nulla all’ex sindaco, specie se si tratta di fare a chi la sa più lunga. Chi vuol capire capisca.
Piero Vigorelli
21 Maggio 2024 at 06:06
Vedo che Luigi Pellegrini continua a inventare colloqui fra me e tale Mazza, che sarebbe, leggo su internet, Claudio P. Mazza presidente di FEE Italia.
Mai visto, mai conosciuto, né a Roma, né a Ponza, né a Bruxelles, né negli Usa, né al Polo Sud e Nord e neppure a Timbuctu.
Nella mia vita, con il cognome Mazza, sono entrati felicemente mia moglie Chiara e (non sono parenti) il maestro Gianni Mazza e Mauro Mazza ex Direttore in Rai.
Fine della puntata.
Pellegrini la smetta di raccontare balle, il suo hobby preferito.
Piero Vigorelli