Politica

L’idea di Prodi per il Mediterraneo

segnalato dalla Redazione

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Su un sito  che ha scritto del Mediterraneo più di chiunque altro (*), non poteva mancare una proposta  – folle in tempi di follia – del nostro Grande vecchio. Un articolo da la Repubblica

Cosa vorrebbe fare Prodi?
di Giovanna Casadio – Da la Repubblica del 12 Marzo 2024

In vista delle Europee l’ex premier lancia l’idea di creare 30 università sul Mediterraneo. Partendo da un calcolo: costruire un incrociatore costa quanto avviare 3 atenei

Romano Prodi una ne fa e cento ne pensa. Senza risalire all’invenzione dell’Ulivo (con Arturo Parisi), che ispirò la nascita del Pd, ai due mandati a Palazzo Chigi e poi a quello di presidente della commissione Ue, e senza parlare del Quirinale mancato per i franchi tiratori, eccolo ora impegnato nei seminari internazionali e nelle lezioni ai giovani. Però dal 2002, da quando era a Bruxelles, c’è un filo rosso che Prodi si tira dietro.

Non si tratta delle cariche e del destino personale dell’ex premier, quindi. Ma di un progetto che non lascia proprio cadere. L’idea – che negli anni è stata corredata di schede, ipotesi di risorse, variabili possibili – è di creare 30 università sul Mediterraneo. Partendo da un calcolo piuttosto semplice: un incrociatore costa tanto quanto creare 3 università. Cosa semina di più futuro, l’incrociatore o le università?

Dal 2002 a oggi non ha mai mollato, Prodi. Casomai affinato la proposta. L’ha presentata lo scorso anno all’incontro dei sindaci del Mediterraneo a Firenze. Ne ha riparlato con Ursula von der Leyen, l’attuale presidente della commissione Ue.

Ha spiegato che in dieci anni si possono iscrivere, frequentare e laureare 500 mila studenti. In venti anni il traffico di studenti dovrebbe raggiungere un milione. È proprio un altro modo di vedere il mondo: non quello delle rotte dei disperati che emigrano da un continente popoloso come l’Africa, dove il caos politico è compagno della povertà. Ma una nuova classe dirigente mediterranea di medici, ingegneri, geologi, farmacisti, agronomi, biologi, matematici. Una task force che cresce attorno allo stesso mare e ha in tasca la moneta della conoscenza.

A Bruxelles hanno risposto a Prodi che è un gran bel sogno. Corsi di studi non controversi, quindi non temi politici, ma temi scientifici, medicina, agricoltura, ed economici. Campus con lo stesso numero di insegnanti e di allievi a nord e a sud, a Bari (o a Lecce) e a Tobruk, un’altra università a Napoli e a Tripoli, e così si organizzerebbero Spagna, Francia, Malta e Cipro, Lisbona e Tunisi.

Per quanto difficile nel tempo delle guerre, delle migrazioni bibliche, dell’illegalità e dell’espansione del terrorismo, si potrebbe anche in questo modo provare a dare un’altra chance alla pace?

Ci sono le Europee a giugno. I partiti sono in preda alle baruffe chiozzotte su chi prende un voto in più, su chi traina di più. La testa è alle politiche di casa nostra. Varrebbe la pena discutere di sogni europeisti? Quando Altiero Spinelli pronunciò all’europarlamento il celebre discorso prendendo a prestito l’episodio, da “Il Vecchio e il mare” di Hemingway, del grande pesce di cui arriva in porto l’enorme lisca, richiamò tutti all’importanza di difendere i sogni e portarli a casa, prima che i pescecani li divorino.

[Da la Repubblica del 12 marzo 2024]

(*) – All’indice del sito, la ricerca della parola Mediterraneo dà esito a 160 schermate (ciascuna di 7 articoli 160 x 7 = 1120)

 

2 Comments

2 Comments

  1. Bixio

    15 Marzo 2024 at 16:07

    Senza millantare alcunché, stamane mi ha chiamato Prodi per la questione dell’Università del Mediterraneo che abbiamo citato su Ponzaracconta. Abbiamo parlato della situazione Sapienza – CNR – ex-miniera di cui lui è già al corrente; siamo in contatto da diversi anni, da quando lesse il mio libro.
    Lui fece viaggio di nozze a Ponza, a “La Torre dei Borboni”.
    Parlando, ha ribadito che la sua iniziativa è volta all’incoraggiamento dei giovani: dove non c’è cultura, non c’è speranza

  2. Bixio

    21 Aprile 2024 at 21:26

    Continuando la mia conversazione a distanza con Romano Prodi, frequentatore di Ponza, che conosco personalmente, gli ho scritto dopo il suo intervento a Napoli, per Repubblica Idee, dove giustamente ha “cazziato” tutta la sinistra, compresa la Schlein.
    “Caro Presidente, Lei ha perfettamente ragione sui candidati, in tal modo ci si allontana sempre più dagli elettori e il partito del non-voto si ingrossa sempre di più!! Per il resto la Meloni non sa che ancora adesso a distanza di decenni stiamo ancora pagando i disastri del fascismo. Saluti da Ponza”.
    Mi ha risposto:
    “Purtroppo condivido in pieno le sue parole!!!! Un grande abbraccio. Romano”.

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