di Martina Carannante
Si è tenuta ieri pomeriggio, nella nuova sala polifunzionale Carlo Pisacane, una riunione pubblica indetta dal Sindaco di Ponza Francesco Ambrosino, presenti il delegato ai trasporti Umberto Scarogni e il delegato al commercio Mariano De Luca.
Anche se non molto pubblicizzata, le persone accorse sono state tante, grazie soprattutto al tamtam della notizia tipico dei luoghi piccoli come il nostro; una platea ricca con più di una settantina di persone rappresentanti i vari settori economici, dai negozi dei generi alimentari ai ristoranti, dai corrieri ai bar, dalle farmacie alle pescherie, agli affittacamere e… ovviamente tanti curiosi.
L’incontro è iniziato alle 17:15 con il Sindaco che sintetizza tutta la vicenda trasporti, sia pre che post bando.
Ambrosino sottolinea che, in merito alla perdita dei collegamenti tramite nave con Terracina, le cui conseguenze ricadono anche sull’economia di quella città, si è confrontato anche con il relativo Sindaco con il quale si è convenuta una soluzione pratica adottando un aliscafo Lng (privato) e un aliscafo pubblico della Laziomar.
Dopo questo cappello introduttivo da parte del primo cittadino, si è iniziata a snocciolare la questione più saliente, ovvero il trasporto merci dopo le “vicende” del Quirino.
La Laziomar è chiusa a riccio sul rispetto delle condizioni di contratto e la propria carta dei servizi; il primo cittadino ricorda, al riguardo, che è proprio l’ articolo 4 del disciplinare a sancire che ogni merce senza trasportatore-accompagnatore non può imbarcare. Ovviamente fino a qualche settimana fa la società sorvolava su ciò, quasi per tacito accordo, ma visti gli ultimi avvenimenti la direzione societaria ha imposto l’applicazione alla lettera di tale articolo.
Il primo cittadino ha informato che come primo passo c’è stato un confronto con la società che non ha proprio chiuso ogni porta al dialogo, ma non ha neanche dato certezze su quel che potrebbe accadere in futuro, per questo ha parlato con il Prefetto e con l’ assessore regionale del settore che si sono impegnati, insieme con questa amministrazione, ad intervenire.
Si chiede, quindi, alla Laziomar la revisione della normativa per quanto riguarda almeno medicine, giornali e le merci non deperibili. Il sindaco ha sottolineato più di una volta che non crede che la guerriglia porti dei vantaggi quindi, seguendo la linea istituzionale, confida che si arriverà ad una soluzione, congrua per tutti, sia per gli operatori coinvolti più e meno che per la società.
In molti, chi a gran voce e chi da dietro le fila, si sono chiesti il perché dovessimo essere solo noi a rispettare le condizioni poste dalla Laziomar ed il suo regolamento e non pretendere che ci sia il rispetto reciproco viste le condizioni non proprio idonee in cui si viaggia. Va benissimo il rispetto delle regole, ma da parte di tutti.
La platea ha richiesto più volte un intervento forte, che sia farsi sentire in Regione, sui giornali e sui media, perché una resa a prescindere non la si può accettare, anche perché all’interno del problema merci, oltre a quelle deperibili e ai giornali, c’è il trasporto dei farmaci che è necessario arrivino giornalmente e non una tantum; il sindaco, fiducioso, tramite il Prefetto è convinto che entro due giorni il problema verrà quantomeno parzialmente risolto.
In chiusura dell’incontro interviene anche Tommaso Tartaglione, come ex membro della Camera di Commercio ma soprattutto come cittadino ponzese, proponendo, così come detto anche dal primo cittadino, di attenuare sicuramente i toni cercando di trovare delle soluzioni e non facendo muro contro muro, Una prima soluzione, magari, potrebbe essere quella di mettere noi (inteso per tali gli operatori commerciali) un frigorifero e dei carrelli per il trasporto merci sulle navi di linea.
Il sindaco, in ogni caso, presuppone ulteriori incontri sull’argomento su cui fornirà aggiornamento