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Il numero tredici non piace a molti, ma oggi per tutti noi di Ponzaracconta è quello preferito, visto che segna proprio gli anni della nostra attività, inaugurata ufficialmente il 6 febbraio 2011 al Teatro Ponchielli di Latina, in una serata in cui c’è stato spazio anche per alcuni momenti di spettacolo, e che s’intitolava “Ponza non è solo estate”. Era un’asserzione: un tantino ottimistica forse, visto che a distanza di tanti anni siamo ancora a interrogarci su come inverare quest’etichetta, che equivale tuttora a un sogno irraggiungibile.
Nonostante gli anni che passano, con le stagioni che si susseguono, problemi e interrogativi si pongono in continuazione: Ponza non è solo estate?
Difficile, quasi impossibile al momento sostenere il contrario.
Destagionalizzare dovrebbe essere un obiettivo, un imperativo, con cui ci siamo misurati e continuiamo a confrontarci sul nostro sito, ma nonostante qualche sporadico tentativo, tutto a Ponza finisce tassativamente il 15 settembre o poco più, proprio come le linee di collegamento che tanto ci stanno facendo disperare negli ultimi tempi.
Il nostro sito con gli anni ha messo un po’ in disparte l’iniziale ruolo di amplificatore di nostalgie e ricordi – “Prima che il tempo cancelli le tracce, ecc…” – ed ha accolto contributi di sempre più ampio respiro e su temi disparati. Non tutti possono essere soddisfatti di tutto, ma proprio messo di fronte a una gamma così varia di informazioni e di argomenti, ogni lettore può trovare contenuti vicini alle proprie corde.
Detto ciò siamo perfettamente consapevoli che gli scritti che parlano di “Ponza com’era” affascinano un’ampia fetta di lettori, sia ponzesi che frequentatori della nostra isola da lungo tempo.
Citando come ogni anno i soci fondatori del sito, Mario Balzano, Gennaro Di Fazio, Giuseppe Mazzella, Sandro Russo, Gino Usai, dobbiamo constatare che al momento la nostra compagine redazionale appare un po’ sguarnita rispetto a qualche anno fa, anche se possiamo sempre contare su contributori occasionali, e negli ultimi mesi sulla collaborazione di Guido Del Gizzo, un “forestiero” molto addentro alle cose ponzesi anche per motivi d’interesse, attento, colto, informato, fluente.
Trattiamo tanti argomenti, lo dicevamo, ma il nostro cruccio è quello di non essere abbastanza vicini alle tematiche che coinvolgono maggiormente i ponzesi residenti: quelli che vivono coraggiosamente “in ambiente antagonista”, in un luogo bellissimo che d’estate è un meraviglioso “villaggio turistico” oggetto di desiderio da parte di tutti, e nel resto dell’anno… cade nel dimenticatoio.
Vicende eclatanti, come quella del Quirino nel porto lo scorso 20 gennaio (o del Tetide il 20 gennaio 2023) portano alla ribalta per qualche giorno le condizioni in cui si vive sull’isola: interviene qualche ministro, bla bla bla… e poi tutto torna come prima.
L’Amministrazione comunale con il primo cittadino Francesco Ambrosino ha quasi due anni di vita e deve fare i conti con dissesti finanziari, strutture inadeguate, trasporti obsoleti, tagli alle corse, mentre l’estate si avvicina a grandi passi.
Per quanto riguarda la comunicazione, dal nostro punto di vista, zero assoluto: ma diciamo pure che è una costante da sempre.
Anche nel corso di quest’anno Ponzaracconta ha riportato notizie belle, interessanti, curiose, ma mai come negli ultimi dodici mesi ha dovuto registrare la scomparsa di tante persone che erano figure di riferimento per tutta la comunità isolana, piccola e spesso neanche tanto coesa. Non facciamo nomi: l’elenco è lungo e ciascuno ha quello proprio nel cuore.
Consapevoli che il nostro impegno deve continuare, sempre più forte e convinto, pur tra critiche, sorrisi di sufficienza e giudizi superficiali, ci prepariamo agguerriti e tutto sommato sempre ottimisti ad affrontare un altro anno.
Intanto fateci gli auguri per queste tredici candeline: con il 2024 avremo perfino un giorno in più per festeggiarle.