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Vi devo dare una brutta notizia. È scomparso Ando! Aldo Mignola, il ‘cavaliere’.
È stato il primo a creare un diving a Ponza, in particolare a Le Forna nella zona delle Piscine Naturali; dove ha avuto fino a pochi anni fa sia il bar Nautilus e sia il noleggio barche, lettini e ombrelloni.
È stato un grande amatore, anzi proprio un latin lover isolano… Tante mogli e tanti figli, di nazionalità diverse…
Dopo una prima moglie ed un primo figlio siciliano, Aldo si innamora di una splendida svedese da cui nasce Tony, grande amante di Ponza, ci tornerà ogni estate e spesso anche in inverno per trovare il padre ma anche tutti i suoi amici sull’isola… Tony cresce giù alle piscine e conquista tutti, oltre che per la sua bellezza, ma per la sua capacità di tuffarsi da “ogni pizzo” con delle acrobazie fantastiche.
Poi Aldo conosce Sonsoles e se ne innamora, nasce Roberto, lo spagnolo… anche lui scorrazza e cresce giù alle piscine, dove tornerà spesso (era qualche anno che mancava da Ponza).
Infine Aldo a Phuket, in Thailandia dove si recava in inverno per i suoi viaggi esotici incontra Hoii, la porta a Ponza dove lavorerà per qualche anno… Nasce Valentino e qualche anno dopo Aldo jr. Che avrà una sorella gemella che muore durante lo tsunami del 2011. Aldo perde tutto a Phuket e ormai anziano rimarrà a ponza con i suoi figli Valentino e Aldo jr.
Aldo per tutti i ragazzi di Le Forna era un po’ un mito oltre che un punto di riferimento.
Di qualche mese fa la sua malattia che in poco tempo l’ha portato via all’affetto dei suoi cari e di tutta la sua isola.
A cura della Redazione viene aggiunto un commento, riportato sempre da Martina e girato anche da Paolo Iannuccelli, del prof. Pasquale Cardinale che lo conosceva bene
Un giorno tragico
di Pasquale Cardinale
Il suono funereo delle campane della Chiesa hanno annunciato la morte del “cavaliere”, Aldo Mignola.
E così un altro pezzo del mosaico isolano ci ha lasciato.
Il fondatore delle Piscine Naturali, il Pioniere, colui che per primo ha saputo valorizzare questa località, con lettini, ombrelloni, sdraie, ristoro, docce e barche.
Il Nautilus, rinomato negli anni settanta, poi la Scuola sub, la prima a Ponza.
Non era agevole accedere alle Piscine; ciò fu possibile grazie ad un viottolo tracciato, da lui con la collaborazione di un’altra perla di Le Forna, Ortensia, titolare dell’omonima pensione ora Hotel.
Aldo era un uomo coraggioso, disponibile, amava la vita come essenza non come semplice esistenza.
Ponza piange un grande personaggio. Colui che ha saputo svezzare parecchi ragazzi. Stimato ed amato da tutti per il suo candore, per i suoi delicati sorrisi. Mai astio e invidia dal suo volto.
È banale sottolinearlo: un uomo non muore mai, se c’è qualcuno che lo ricorda.
Pur soffrendo non si è mai smarrito.
In questo momento tragico ho cercato di penetrare nel suo animo per restituirgli la sua vera personalità. Nonostante quella scorza ruvida si faceva voler bene da tutti anche se negli ultimi anni ha evidenziato fragilità, timori, inganni patiti, nostalgie, speranze e desideri di amare.
Non sono stato solo io a volerti bene ‘cavaliere’, ma tanti altri.
Buon viaggio amico mio, lo so che hai ancora custodito per me le solite pinne; ti sentivo prima di arrivare gridare ai ragazzi “Forza prendete le pinne al professore”. Tranquillo pensa a riposarti lassù e che tu possa trovare pace, serenità e felicità.
Che Iddio ti protegga.
Sto piangendo.
Pasquale
Marco Pianigiani (figlio di Bruno)
1 Febbraio 2024 at 11:56
Caro Aldo,
scrivo con qualche giorno di ritardo queste brevi note a Te dovute.
Non ricordo la prima volta che Ti ho conosciuto e per questo che un pezzo della mia vita se ne va. Prima con Girotto, poi con Ortensia ed infine con Te.
Il ricordo più antico… avevo cinque anni ed, a causa di un mio capriccio, mi lanciasti dal Nautilus II in mezzo al mare tra Ponza e Palmarola….con quel gesto forse iniziò la nostra grande amicizia di quasi quarant’anni.
Fin da piccolo mi hai dedicato il Tuo tempo, a prescindere dall’amicizia secolare che avevi con mio padre Bruno (che ti ha sempre considerato “il suo migliore amico”), insegnandomi ad andare sott’acqua, prima in apnea poi con le bombole e, insieme a Vincenzo, a portare barche e gozzi.
È stata un’amicizia connotata da “paccaroni” (rectius, sberla sul capo) che ho sempre subito ed accettato come fossero quelli di mio padre, ma soprattutto di sorrisi compiaciuti che mi riempivano di gioia il cuore.
Una volta, ero adolescente e mi dicesti “Sei intelligente…Marco spada verso il futuro”, brevi parole, per me motivo di orgoglio e che porterò sempre nel cuore, insieme a quella frase detta pochi anni fa e senza un motivo specifico “sei mio amico, lo so! Ti voglio bene”.
Da tanto tempo pensavo all’eventualità della tua scomparsa e l’effetto che avrebbe avuto su di me, anche se speravo fossi immortale… come credevamo tutti.
Grazie Aldo per quello che hai fatto per me… mi hai allevato da piccolo in quelle grotte come fossi uno dei tuoi figli, mi hai visto crescere e creare la mia famiglia riuscendo finanche a creare un legame con mia figlia Lavinia che negli ultimi giorni della tua vita Ti inviava messaggi di amore. D’altronde con donne e cani il Nautilus non ha mai avuto problemi.
Ringrazio Dio, che uno di questi ultimi tuoi giorni sono riuscito a vederti ‒ sempre presente a te stesso ‒ e ad accarezzarti, insieme ai tuoi meravigliosi figli, che per me sono come fratelli.
Termino le mie note… Lavinia, nel ricordare il video che le hai mandato qualche giorno fa promettendogli un bagno insieme, mi ha rallegrato dicendomi che Ti ritroveremo facendo il bagno alle Piscine Naturali… lo spero perché il Nautilus quello che promette mantiene… ma comunque sono certo che quando sarà… troverò il Nautilus ad aspettarmi con quel sorriso, spero compiaciuto, che mi riempirà il cuore di gioia.
Marco, un figlio delle Piscine