di Luisa Guarino
Dopo la pausa per le festività natalizie torna a Latina “Vie della Scena”, rassegna organizzata dalla Compagnia Botteghe Invisibili in collaborazione con l’associazione Domus Mea. Si comincia sabato 13 gennaio alle 21 con “Guten Morgen Ferramonti”, spettacolo teatrale sui mille giorni di una giovane ebrea nel campo di concentramento di Ferramonti (Ferramonti di Tarsia, in provincia di Cosenza), liberamente tratto dal libro autobiografico di Nina Weksler “Con la gente di Ferramonti” (Editoriale Progetto 2000).
A portare in scena il testo è la Compagnia Methexis, con Lara Chiellino. L’adattamento e la regia sono di Dora Ricca. La rassegna continua con l’appuntamento di domenica 14 gennaio alle 18 dedicato alla letteratura per ragazzi, con la presentazione del libro “Il cranio in giallo” di Marco Mastroleo, con le illustrazioni di Clelia La Gioia, Pav Edizioni.
E’ una bella giornata di fine Pleistocene, il sole splende alto nel cielo, fa caldo. Sulla grande rupe, che un giorno gli uomini moderni chiameranno Circeo, un uomo, seduto su uno spuntone di roccia, osserva la savana che si estende ai suoi piedi – si legge nella scheda di presentazione -. Non sappiamo nulla di lui, se non che quest’uomo morirà, i suoi resti finiranno in una grotta e lì rimarranno, celati al mondo, per più di 50.000 anni, fino al 24 febbraio 1939, il giorno in cui avvenne una delle scoperte archeologiche più importanti e affascinanti della Storia italiana.
Fu così che il cranio di un uomo di Neanderthal, scoperto nella Grotta Guattari, ai piedi del Circeo, è diventato uno dei reperti più famosi d’Europa. Ma chi lo ha portato lì? A chi apparteneva? Ecco il mistero da svelare di “Il cranio in giallo”, un game book, una con una serie di bivi, che propone un’esperienza immersiva e interattiva per giocare con la fantasia e immaginare di vivere un’avventura da Neanderthal, nella Preistoria. E qualche indizio verrà disseminato qua e là proprio domenica, nell’incontro con Mastroleo, autore del libro, tra letture interattive e curiosità archeologiche.
Marco Mastroleo, nato in Puglia, laureato in Beni culturali a indirizzo archeologico,vive a Latina, e per lavoro si occupa di frutta (in una prima vita ha studiato da perito agrario). Nel tempo libero continua a dedicarsi all’antichità, facendo la guida turistica in musei e siti archeologici. Scrive racconti e testi di divulgazione scientifica, nei quali prova con passione e divertimento, a raccontare la storia in modi sempre diversi.
Clelia La Gioia, nata a Grottaglie (Taranto) nel 1980, diplomata maestra d’arte con indirizzo architettonico, ha proseguito lo studio delle arti figurative e successivamente si è formata come atelierista e tecnico Rbt, approfondendo l’approccio educativo proposto negli atelier di Reggio Children presso la Fondazione Loris Malaguzzi. Ha iniziato a esporre nel 1998 a Roma, presso gallerie private, e tra il 2003 e il 2005 ha imparato l’arte della decorazione, in particolare su legno, lavorando presso il laboratorio del maestro Lusardi. Dal 2006 conduce atelier, prestando attenzione all’utilizzo dell’arte come strumento didattico, educativo e riabilitativo.
Gli eventi della rassegna “Vie della Scena” si terranno nella sala Botteghe Invisibili, a Latina, in Via Sezze 39, dietro il Liceo scientifico Majorana. Info e prenotazioni: www.bottegheinvisibili.com; e-mail: [email protected]; cell. 333.8148883, tel. 0773.1995778.