Personaggi ed Eventi

La mostra dedicata a Calvino nel centenario della nascita

segnalato da Sandro Russo

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Italo Calvino (1923 – 1985) è una figura imprescindibile della cultura del ‘900 e per quanto non risulti abbia mai avuto alcuna relazione con Ponza, i redattori del sito ne sono stati impregnati e affascinati. Prima della celebrazione del centenario della nascita, nella Mostra  qui presentata, Italo Calvino è presente sul sito, in diversi articoli:


Come in altre occasioni ho aspettato di vedere la mostra per proporla ai lettori. È notevole e ricchissima, e per quanto la sfida fosse ardua – come dice la figlia, lei stessa era incuriosita di come si sarebbe potuto rappresentare visivamente uno scrittore – la presentazione di opere che ne hanno alimentato la fantasia e l’immaginario, unitamente agli agganci ai suoi scritti, assolvono compiutamente il compito.

Favoloso Calvino, il suo immaginario alle Scuderie
Redazione Ansa – Roma, 12 ottobre 2023 – Da Ansa

Nel centenario, oltre 400 prestiti dal 13 ottobre al 4 febbraio. Mattarella visita la Mostra
I ritratti e le foto di Italo Calvino realizzate da Tullio Pericoli, Carlo Levi e Ugo Mulas.

Presente in originale alla Mostra: San Giorgio e il drago, dipinto di Vittore Carpaccio, datato 1502 , conservato nella Scuola di San Giorgio degli Schiavoni a Venezia.

Le foto con Natalia Ginzburg e poi con Elio Vittorini negli anni alla Einaudi, le copertine e le prime edizioni de Il barone rampante, Il cavaliere inesistente e I nostri Antenati. E poi L’equilibrista e altri quadri e disegni di Paul Klee che hanno contribuito a plasmare l’immaginario visivo calviniano.
Sono tra le oltre 400 opere raccolte nella grande mostra alle Scuderie del Quirinale, “Favoloso Calvino”.
Il mondo come opera d’arte. Carpaccio, de Chirico, Gnoli, Melotti e gli altri’ che è stata inaugurata oggi dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella e aprirà al pubblico dal 13 ottobre al 4 febbraio 2024. Una mostra coraggiosa, che nel centenario della nascita dello scrittore, avvenuta il 15 ottobre 1923, vuole restituire lo sguardo di Italo Calvino sul mondo facendo scoprire molti aspetti inesplorati. Il percorso tracciato è tendenzialmente cronologico e mira a illustrare i caratteri e l’evoluzione dell’immaginario calviniano dagli anni di formazione e dalle prime prove agli anni della maturità artistica, ai tanti progetti lasciati in sospeso.

“Ma non è una mostra biografica, né sui manoscritti di Calvino, né sui rapporti tra Calvino e l’arte anche se c’è tutto questo. Questa mostra vuole avvicinarsi all’immaginario calviniano” – ha spiegato il curatore, Mario Barenghi, docente di Letteratura, tra i massimi studiosi dell’opera dello scrittore, che per la prima volta si è cimentato nella cura di una mostra.
All’inaugurazione e presentazione alla stampa della mostra, organizzata con la casa editrice Electa e realizzata in collaborazione con Regione Liguria e Comune di Genova con Fondazione Palazzo Ducale, era presente Giovanna Calvino, la figlia dello scrittore, accompagnata dalla figlia tredicenne Violette Calvino Aguilar. “Sono veramente commossa. È un percorso familiare. Mi ero chiesta come avreste fatto a rappresentare visivamente uno scrittore e ci siete riusciti molto bene” – ha detto.
Alla presentazione sono intervenuti Francesco Anzelmo, direttore editoriale di Mondadori, Mario De Simoni, presidente e amministratore delegato delle Scuderie del Quirinale e il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti. Divisa in nove sezioni, l’esposizione si apre con una descrizione del paesaggio ligure, con il progetto per la pietra tombale di Italo Calvino di Giulio Paolini e con Foret Palatine di Eva Jospin e si chiude con altre opere di Giulio Paolini, tra cui Guardare e ci sarà anche l’opera di luce Palomar che verrà accesa lungo via XXIV maggio nel giorno del compleanno di Calvino, il 15 ottobre.
“Calvino più volte scrive che l’immagine è il punto di partenza. Le mostre sulla letteratura sono difficili da fare, ma si arriva a interpretare tutto sotto una nuova luce” sottolinea De Simoni. “Nasce dalla collaborazione tra le case editrici che fanno parte del Gruppo Mondadori: Einaudi, Electa e Mondadori. Ho trovato più di una buona ragione per mettere a confronto la pagina scritta. Calvino resterà in Einaudi fino al 1983, fino a pochi anni dalla sua morte nel 1985. È lo scrittore perfetto per un lavoro di scrittura che si trasferisce in un lavoro di immagini” – ha spiegato Anzelmo.

Appendice all’articolo dell’Ansa
Esposte anche pagine manoscritte tra i quali La decapitazione dei capi, quattro inizi di romanzo sull’idea di un sistema sociale che prevede l’esecuzione periodica dei dirigenti politici e L’uomo di Neanderthal, per un programma radiofonico del secondo canale della Rai a metà anni Settanta. Tra i disegni, dipinti, installazioni e sculture, gli acquerelli del pittore spagnolo Pedro Cano e La formica argentina di Emilio Isgrò. Spicca l’incontro, sul terreno delle città, fra Calvino e Giorgio de Chirico di cui è esposto Piazza d’Italia. Ci sono anche Le torri della città invisibile di Fausto Melotti, Il castello dei Pirenei di Renè Magritte e Il partigiano impiccato di Renzo Vespignani, per la parte dedicata alla guerra e alla politica.
Tra le curiosità il rapporto tra Calvino e il cinema con una scena del film Gli ammutinati del Bounty di Frank Lloyd e Jean Gabin e Line Noro in una scena del film Pepe le Moko. “È una seconda importante collaborazione nel giro di 24 mesi dopo la mostra sul Barocco, inaugurata sempre da Mattarella.
Sabato 15 ottobre inauguriamo il ramo genovese della mostra, a Palazzo Ducale a Genova. Calvino è un pezzo di Liguria di Ponente, di Sanremo, di Genova. C’è una commovente descrizione del paesaggio ligure in apertura”. ha detto il presidente Toti. ‘Calvino cantafavole’ si chiama l’esposizione curata da Eloisa Morra e Luca Scarlini che sarà aperta fino al 7 aprile 2024.

Giovanna, la figlia di Italo Calvino e di Esther Judith Singer (Chichita) ha pubblicato un epistolario dei genitori degli anni successivi al loro primo incontro

Giovanna Calvino, io e lo sguardo di mio padre
di Mauretta Capuano – Roma, 13 ottobre 2023 da Ansa
La figlia: “La mostra alle Scuderie lo rappresenta bene”

Qui in formato .pdf: Giovanna Calvino, io e lo sguardo di mio padre. Articolo da Ansa del 13 ott. 2023

Lettere a Chichita 1962-1963
di Italo Calvino (Autore); Giovanna Calvino (Curatore); Mondadori, 2023

Un’intervista di Mario Barenghi a Cichita Calvino – Da Doppiozero del 23 giugno 2018.

Qui in file .pdf: Chichita Calvino Vuoi un po di conversazione. di Mario Barenghi

Esther Judith Singer, detta Chichita, diventerà nel 1964 la moglie di Calvino
“Insieme a Italo visse poco più di vent’anni. Certo, il tempo del calendario, come quello dell’orologio, non è il tempo della coscienza umana, e la percezione della durata cambia con l’età. Colpisce però constatare che Chichita sia stata vedova di Calvino assai più a lungo di quanto non sia stata sua moglie (per l’esattezza, 33 anni: un periodo che per estensione supera la metà dell’intera esistenza del marito). L’improvvisa scomparsa di Italo nel 1985”.

Italo Calvino, (Santiago de Las Vegas de La Habana (Cuba), 1923 – Siena, 1985)
Esther Judith Singer detta Chichita (Buenos Aires, 1925 – Roma, 2018)

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Nota del 4 genn. 2024 (Cfr. Commento di Franco Zecca)

La copertina del libro citato:

1 Comment

1 Comments

  1. Franco Zecca

    4 Gennaio 2024 at 17:15

    L’articolo sulla Mostra di Calvino a Roma, mi ha ricordato che negli anni ’60 lessi un suo libro, di quando era pressoché sconosciuto. Fu grazie al “Club degli Editori”, una affiliazione che mi proponeva un libro al mese. Il libro era “Il sentiero dei nidi di ragno”.
    Ricordo ancora una frase che vi trovai: “Forse non farò cose importanti, ma la storia è fatta di piccoli gesti anonimi…”. Calvino lascia sempre qualcosa, stratificato nella memoria.
    Mio cugino Sandro che ha condiviso con me la lettura di quel libro, mi ha confermato che è stato il suo primo romanzo pubblicato (del 1947), uno dei temi che evolveranno in tanti altri, nel corso della sua vasta produzione letteraria; ripercorre l’esperienza di quando, sul finire della guerra, scelse la clandestinità e si unì a dei gruppi partigiani.
    Ho ritrovato anche la copertina di quel libro (allegato all’articolo di base)

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