di Gianni Paglieri
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Alla fine dell’anno, tradizionale momento di consuntivi e di recupero di cose importanti lasciate indietro, riceviamo un inaspettato messaggio di Gianni Paglieri, collaboratore del sito della prima ora, diventato “amico di penna” durante gli scambi e i confronti su temi comuni, centrati per la gran parte sul mare.
“Vero comandante di vere navi”, come scrivemmo allora, ci disse che aveva cominciato a scrivere durante le ore di navigazione e, su nostra richiesta, ci fece avere i suoi libri.
Scrisse per il sito di mare e di navigazione, di vele e di polene. Indimenticabili per me le serie dedicate allo scrittore di mare per eccellenza Joseph Conrad (la prima e l’ultima schermata dei suoi 24 articoli a fondo pagina).
Le collaborazioni e i contatti tra le persone a volte hanno come dei cicli, vanno e vengono, per cause imperscrutabili. A volte ritornano.
S. R.
Jules Michelet. Il mare (1861) – [Elliot Edizioni, 2019]
Ciao caro amico Alessandro, quante volte ho pensato di scriverti almeno un saluto e oggi il 31 dicembre 2023 vorrei riprendere quel “non dimentichiamoci” che ci siamo scritti l’ultima volta. Spero di trovarti in buona forma.
Per quanto concerne la mia malattia sono in “remissione completa” come scrive lo specialista curante nei rapporti dei miei periodici controlli. Quindi sto bene dal settembre 2019. Troppo tempo per non averti più scritto. Nei giorni scorsi ho sentito il Comandante del Wafra (tu conosci la storia e ciò che avvenne a Cape Agulhas il 27 febbraio 1971; per me un ricordo incancellabile che il tempo non scolorisce.
Ammiro il tuo impegno nel sito Ponzaracconta nel quale il mare è sempre presente, come paesaggio come storia come racconto… come poesia a volte. Altre volte troppo come se lo aspetta l’uomo di terraferma.
Ogni tanto mi pare di capire qualcosa della mia esperienza ma leggendo qua e là trovo frasi riferite al mare che mi aiutano a capire di quella una certa malinconia e desiderio di solitudine che accompagna, senza essere un problema, i miei giorni…
Ecco alcune frasi che vorrei condividere con te in questo fine anno :
- Per millenni, l’umanità non ha mai considerato il viaggio per mare un piacere o l’esito di una scelta volontaria, lo ha trattato al più come punizione o espiazione. Eppure l’uomo, essere di terraferma, ama rappresentarsi la sua condizione nel mondo con le immagini della navigazione.
- Al largo non c’è il vuoto, ma un pieno di meraviglie, forse un deserto ma ricco di miraggi: speranza dell’altra riva o di un’isola fortunata come Utopia, sogno radicale di un assoluto altrove, antitesi dell’umanità e dei suoi meschini affari, ha scritto un poetico cantore del mare come .
- È dall’età romantica, ricorda W. H. Auden, che l’Occidente conosce la fascinazione del viaggio per mare, il desiderio di solcare l’oceano per fuggire l’ipocrisia della civiltà, per smarrirsi e/o ritrovarsi, per immergersi panicamente nella Natura
- Il regno del marinaio è la solitudine, ha scritto Jean Cocteau.
Bene caro Sandro (qualche mese fa mi hanno rubato il cellulare e ho perso molti contatti e spero che questo breve scritto ti giunga.
Auguro Buon Anno a te e alle persone che ami e al tuo impegno con Ponzaracconta. Intendo un anno sereno nel cuore e nel pensiero e, allargando lo sguardo sulla “storia” che stiamo vivendo, vorrei augurare anche giorni migliori alla nostra Nazione dove i troppo urlati proclami televisivi raccontano un desiderio crescente di vendetta contro chi e coloro che non pensano esattamente come quelli che si definiscono rappresentanti e sostenitori di tutti… ricchi e poveri, donne e uomini… ecc.
E qui mi fermo e ti abbraccio con affetto.
Gianni Paglieri
“Il marinaio e le stelle“ è dell’11 gennaio 2012; “Canti e marinai” è del 2 marzo 2014 ma la corrispondenza con Gianni Paglieri non si è mai interrotta; gli ho sempre inviato gli articoli di Ponzaracconta che ritenevo non dovesse perdere…
La prima e l’ultima schermata degli articoli di Gianni Paglieri; ce ne sono altre due intermedie