Bixio (Antonino Feola)

Amarcord di Bixio

riceviamo da Antonino Feola, Bixio, e volentieri pubblichiamo

Sono stato a Ventotene.
Mi sono trovato a Ventotene in inverno, sensazione unica che avevo dimenticato, ti senti più vivo che mai!

Morde e tormenta lo stomaco la solitudine, ti leva il respiro ma è lei che si presenta, lei mi ricorda la terra della gioventù, lei è rimasta uguale, quasi ad aspettarmi. Non c’è più sensazione angosciante, fredda e bruciante della sagoma di una piccola isola all’imbrunire in un mare desolato. Eppure la ami!!
Lei è la tua anima, provi ciò che nessuno ha la fortuna di provare, quando lasci quell’isola, senti il suo amore nella scia, fino a molte miglia dalla costa, stai sulla poppa a voltarti indietro fino a che la sua sagoma scompare all’orizzonte.

Per un isolano lasciare la propria terra è traumatico, parte di te stesso resta tra quegli scogli… non è come salire sul treno alla stazione e andare via… per questo siamo diversi.

 

3 Comments

3 Comments

  1. Emilio Iodice

    31 Dicembre 2023 at 12:13

    “Per questo siamo diversi…” E vero Antonino. Grazie cugino. Un abbraccio

  2. Tonino Impagliazzo

    2 Gennaio 2024 at 06:31

    L’isola che domicilia dentro di noi, caro Bixio, rinnova e produce anche in me analoghe vibrazioni e questo mi lascia comprendere come spesso, tra i sentimenti che proviamo, ci sia sempre qualcosa in più, oltre l’emozione. Un minuscolo scoglio, che appartiene anche alla mia infanzia, seppur duro e amaro nella sua morfologia, quando vi faccio ritorno fa rivivere in me non solo le emozioni dell’infanzia ma mi proietta anche in una dimensione più ampia catapultandomi in un mondo universale, un mondo più bisognoso di essere letto, rispettato, compreso e curato.
    Su questo scoglio ho imparato a conoscere i diversi livelli che compongono la vita reale:
    – la dimensione mare, sublime per la sua biodiversità e per la ricchezza straordinaria della natura e del ciclo di vita al suo interno, che se fosse distrutto sarebbe un danno imperdonabile.
    – la dimensione umana della terra con i suoi abitanti, con un mondo vegetale essenziale per la vita degli animali e la sopravvivenza dell’uomo.
    Ventotene è un mondo senza confini che se trascurasse la sua diversità non sarebbe più patrimonio dell’Umanità. E poi, al disopra di quest’isola spazia ancora un altro mondo, quello degli uccelli, esseri complementari al pianeta terra che, portatori qual sono – alla stregua del vento e dell’acqua – di semi che germogliano, avvicinano paesi e culture.
    In sintesi, caro Bixio, se leggi il mondo con gli occhi di un isolano non puoi trascurare il ciclo della vita nelle sue diverse manifestazioni, nella consapevolezza che, se la tutela della biodiversità fosse ignorata o mortificata, la conseguenza sarebbe un danno enorme per la varietà degli ecosistemi, ricchezza essenziale per il futuro del mondo.

  3. Luisa Guarino

    2 Gennaio 2024 at 15:56

    Bellissime parole, emozioni e considerazioni condivisibili da chiunque sia nato in un’isola, in particolare nelle nostre. Ora mi piacerebbe solo che qualcuno che magari vive a Ventotene ma è originario di Ponza si esprimesse negli stessi termini nei confronti del nostro “amato scoglio” (citazione da mio fratello Silverio).

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